CARABINIERE UCCISO, LA POLITICA SI DIVIDE

La foto di uno dei due arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, circolata sui social, tiene banco e divide la politica. Nell’immagine, stigmatizzata dal Comando generale dell’Arma, si vede uno degli indagati bendato e legato, in caserma. Sulla vicenda i Carabinieri hanno aperto una indagine interna. 

“Orrore per la foto dell’indiziato bendato. Orrore per l’uso che ne sta facendo il partito del ministro dell’Interno. Salvini non ci porterà in Sud America”, dice il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci.

“E’ chiaro dove stare, tra il Comando Generale dei Carabinieri che definisce ‘due volte intollerabile’ la foto dell’indiziato bendato e la Lega di Salvini che usa la foto per un linciaggio social. Da una parte la civiltà delle istituzioni democratiche, dall’altra la barbarie”, scrive su twitter Andrea Romano, deputato Pd. 

“È iniziato tutto con l’esibizione di Battisti da parte di Salvini e Bonafede. Hanno proseguito con le immagini di Carola Rakete. Oggi le immagini shock dell’americano arrestato per l’omicidio di Cerciello. Non è più il paese di Beccaria”, afferma Alessia Morani, deputata del Partito Democratico.

Per Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera, “e’ uno spettacolo raccapricciante quello messo in scena dalla politica e dai social network. È anche, purtroppo, lo spaccato più autentico dei veleni che scorrono nella nostra società”.

“Di fronte a un’inchiesta già promossa dal Comandante generale dell’Arma, di fronte a provvedimenti disciplinari già avviati, perché in Italia è reato fotografare una persona in situazione di restrizione della libertà, e perché è irregolare bendare la persona fermata, il Ministro della paura, fomenta i sentimenti istintivi di rabbia e di odio contro i colpevoli del terribile assassinio del Carabiniere. Basta leggere i commenti sotto il suo post”, scrive in un post su Facebook Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo del Partito Democratico alla Camera.

“A tutti quelli che ora si affannano a montare il caso del delinquente bendato in caserma vogliamo ricordare che la vittima è un carabiniere barbaramente ammazzato a 35 anni, il carnefice un balordo drogato americano. Punto”, scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“Salvini non si illuda di distrarci con le sue foto provocatorie. L’Italia grazie al PD lo aspetta in Parlamento per sapere il suo ruolo nella vicenda dei legami con la Russia, cosa ne pensa delle nostre alleanze internazionali e se i suoi collaboratori hanno tramato contro gli interessi dell’Italia”, scrive in una nota il segretario Pd Nicola Zingaretti.

“È inaccettabile il trattamento riservato a un indagato, seppure accusato di un reato gravissimo, fotografato ammanettato e bendato in una caserma dei carabinieri. Bene ha fatto il comando dei carabinieri ad avviare una indagine interna, che appuri chi ha autorizzato questo trattamento degradante, lesivo della dignità personale, degno di una dittatura militare più che di una democrazia”, dice Alfredo Bazoli, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Giustizia alla Camera.

“No a un ministro dell’interno che trasforma un fermo  in una gogna mediatica. Non ci sto. Salvini tu vuoi solleticare il peggio del Paese. E Bonafede in silenzio. Io credo ancora nel compito alto della Politica. Continuerò a crederci e a difenderla”, scrive sulla sua pagina Facebook la senatrice Pd Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo dem a Palazzo Madama. 

“Mentre il governo continua a litigare anche sulla sicurezza, e mentre i no Tav scrivono che altri ‘sbirri’ dovranno morire, c’è chi tenta di spostare l’attenzione dal barbaro omicidio di un carabiniere alla foto che ritrae uno degli indagati bendato in caserma. Episodio su cui l’Arma ha già preso una posizione limpida e inequivocabile di condanna aprendo subito un’inchiesta interna. Bisogna essere chiari: in questa vicenda il vero orrore sta nella morte in servizio di un giovane militare, di fronte alla quale tutti dovremmo inchinarci stringendoci intorno all’Arma”, afferma Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

“Il caso della foto dell’assassino del carabiniere non deve essere strumentalizzato contro le forze dell’ordine: il vero crimine è l’efferato omicidio di un servitore dello Stato”, dice la presidente del gruppo Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini.

 

 

 

 

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