Bonus maternità

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Il bonus maternità meglio denominato assegno di maternità, è un sussidio economico erogato dallo Stato e concesso direttamente dall’Inps a beneficio delle neo mamme, si tratta di un’agevolazione simile al bonus bebè. Quando si parla di bonus maternità vi è un provvedimento analogo che nasce nella amministrazioni locali, si tratta dell’assegno di maternità dei Comuni, un sussidio concesso dal Comune e erogato dall’Inps in presenza di determinati requisiti reddituali.

 

Bonus maternità dei comuni

In caso del bonus maternità del comune, la richiesta d’accesso all’assegno di maternità va fatta al Comune

Per l’assegno di maternità dei comuni è opportuno rivolgersi al Municipio di appartenenza in quanto i criteri di assegnazione possono differire. La richiesta del bonus maternità deve essere presentata al Comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dell’effettivo ingresso del minore in una famiglia in caso di adozione o affidamento. L’assegno di maternità può essere chiesto sia dalle madri italiane, sia dalle extracomunitarie munite di regolare permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. A chiarire a chi spetta il bonus maternità è la circolare n. 64/2015 dell’Inps con tutte le disposizioni legate all’assegno familiare e all’assegno di maternità. Parlando di reddito, per accedere all’assegno di maternità i valori di riferimento ISEE devono essere pari o inferiori a 16.953,95 euro. Il bonus maternità erogato dal Comune è rivolto alle mamme non impiegate.

Mentre chi intende accedere anche all’assegno familiare dovrà vedere un certificato ISEE con cifra pari o inferiore a 8.555,99 euro.

 

Bonus maternità dello stato

In caso di Bonus maternità dello Stato, la richiesta d’accesso all’assegno di maternità va presentata all’Inps.

L’assegno di maternità erogato dallo stato è assegnato alla madre (o al padre in caso di abbandono del tetto coniugale della madre o di affidamento esclusivo del figlio al padre) con i requisiti idonei di assegnazione. 

Il bonus maternità dello Stato può essere richiesto anche dalle lavoratrici impiegate nel rispetto di determinati requisiti. L’assegno di maternità erogato dallo stato è pari a 2.086,24 euro. Questo beneficio economico è previsto dall’articolo 49, comma 8 della legge 488/1999 e può essere richiesto dalle lavoratrice precarie e discontinue che diventano mamme. 

Assegno di maternità dello stato, a chi spetta?
La mamma lavoratrice o ex lavoratice deve avere almeno 3 mesi di contribuzione nel periodo compreso tra i 18 e i 9 mesi precedenti alla nascita del bambino. Il bonus maternità spetta anche all a madre che abbia lavorato almeno 3 mesi e abbia avuto diritto ad una prestazione dell’Inps (malattia o disoccupazione, ecc.), a condizione che, fra la data del parto e quella di cessazione del diritto alla prestazione, non sia trascorso un periodo superiore alla durata della prestazione stessa (in ogni caso non superiore a nove mesi).

Analogamente a quanto visto per l’assegno di maternità erogato dai comuni, anche per quello dello Stato, la domanda va presentata all’Inps entro sei mesi dalla nascita.

 

Assegno di maternità e bonus bebè

E’ necessario non fare confusione tra assegno di maternità e bonus bebè, si tratta infatti di due provvedimenti distinti. Se nel digitare sui motori di ricerca “bonus maternità” stavate cercando informazioni sul bonus bebè, potete trovare maggiori informazioni alla pagina dedicata “Bonus Bebè”. A proposito del Bonus Bebè 2016, ecco come il Ministero della Salute auspica cambiamenti.

 

Bonus bebè 2016

Nel web non sono pochi i portali che parlano di un bonus bebè che per i nati nell’anno 2016 avrebbe una durata di 5 anni. Il malinteso nasce da poche parole del ministro della Salute Beatrice Lorenzin che dopo l’annuncio del governo riguardante il bonus bebè 2015, 2016 e 2017, consistente in un assegno di 80 euro al mese per i primi tra nni di vità del nuovo nato, ha auspicato per le neo-mamme che il bonus bebè possa essere, a partire dal 2016, dalla durata di 5 anni. Si tratta di mere parole, senza alcun riferimento alla normativa vigente, inoltre, attualmente in parlamento non ne esistono proposte quindi anche con il bonus maternità 2016 la situazione resta del tutto invariata e lo sarà anche per il 2017 dato che l’attuale decreto ha regolato i criteri di assegnazione del bonus bebè per i famosi 3 anni. 

 

Altre agevolazioni legate alla nascita di un figlio

Abbiamo parlato del bonus maternità dello Stato, dell’assegno di maternità del comune e del bonus bebè, ma queste non sono le uniche agevolazioni previste per chi ha appena avuto un bambino. Il Fondo di Credito per i nuovi nati è un provvedimento grazie al quale tutte le famiglie nelle quali nasce un bambino, potranno avere un prestito per un ammontare fino a 5.000 euro da restituire entro 5 anni. Il prestito, per l’occasione, diventa più favorevole portando interessi agevolati: le banche e gli istituti finanziari che hanno aderito al Fondo di Credito per i nuovi nati applicano i tassi annui fissi garantiti dal Fondo.