Bonavitacola “Mare pulito a Napoli? Ci siamo quasi”

NAPOLI (ITALPRESS) – Mattinata a tema ambientale a Napoli nel noto Hotel Excelsior del Lungomare Caracciolo dove è andato in scena un convegno dal titolo “La Campania al passo con l’Europa: modernizzazione e depurazione delle acque”. L’occasione è quella giusta per fare il punto della situazione su un tema delicato, passando in rassegna la situazione attuale e le prospettive per il futuro con la Regione impegnata, assieme al Gruppo Suez e ai suoi partner, nell’ammodernamento delle strutture e in particolare degli impianti di Cuma e Napoli Nord. E’ il Grande Progetto Regi Lagni di cui adesso si cominciano a vedere i risultati, svelati in una relazione che ha preceduto una tavola rotonda moderata dal direttore del Mattino Federico Monga alla quale ha partecipato, tra gli altri, il vicepresidente della Campania Fulvio Bonavitacola.
“Affrontiamo un tema generale – esordisce il numero 2 di Palazzo Santa Lucia -. Dobbiamo capire se andiamo verso la verità o se rimaniamo prigionieri degli slogan, delle mode, del chiasso, delle chiacchiere e dei brand che cercano di vendere ognuno il proprio dentifricio. E parlando di ambiente ci sono stati molti venditori di dentifricio, si è diffusa quella che chiamo “impiantofobia”, cioè un atteggiamento di ostilità che va compreso. Dietro questa diffidenza c’è una parte di disinformazione e una parte di tragedia, di grandi errori, di grande nullità amministrativa” spiega Bonavitacola che parla di “Paese malato in cui se un amministratore intrattiene un rapporto che va oltre la formalità con un imprenditore questo induce grandi interrogativi esistenziali” quando invece “la collaborazione tra pubblico e privato non dovrebbe essere una notizia ma una regola di base, un principio comportamentale di partenza”.
Il vicepresidente della Campania sottolinea un’altra criticità: “Negli ultimi anni abbiamo perso tempo e salute perchè a un certo punto, qualche cretino di qualche ufficio legislativo, affiancato da qualche improvvido uomo di governo, ha aperto una crociata contro le procedure di gara fondate su progetti di fattibilità. Si è deciso di fare gare solo su progetti esecutivi. Abbiamo impegnato anni e la paralisi del mercato delle costruzioni per capire che questa era una stupidata”.
Tornando sull’argomento centrale della depurazione delle acque, l’impasse burocratico-legislativo ha rallentato ma non ha fermato del tutto il processo di innovazione. La domanda che sorge spontanea è semplice: Quando il mare, in particolare quello di Napoli, sarà davvero pulito e pronto alla balneazione?
“Il momento non è lontano – afferma ancora Bonavitacola -. Bisogna completare il programma dei collettamenti e realizzare l’ammodernamento degli impianti. Detta così sembra facile, ma ci stiamo lavorando. Viviamo nel mondo della connettività, ma la natura è molto più connessa di noi. Il sistema dei convogliamenti delle acque meteoriche e dei canali che la natura si è creata in tanti anni, in secoli, è un sistema straordinario. Poi ha contribuito a questo sistema uno dei nostri punti di riferimento, la Cassa del Mezzogiorno che, almeno nella prima fase della sua storia, aveva grande visione. Ora noi dobbiamo riprendere quel lavoro, completare l’opera. Sono fiducioso, andiamo avanti in maniera determinata. Abbiamo le idee chiare e posso dire senza spocchia – conclude Bonavitacola – che sappiamo quello che dobbiamo fare e come dobbiamo farlo”.
(ITALPRESS).

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