Aumentano gli incidenti stradali in Sardegna, più feriti ma meno vittime

CAGLIARI (ITALPRESS) – Sono 3.633 gli incidenti stradali verificatisi in Sardegna nel 2019 e che hanno causato la morte di 71 persone e il ferimento di altre 5.374. Rispetto al 2018, aumentano gli incidenti (+5,0%) e i feriti (+6,5%) in netta contrapposizione alla tendenza nazionale che presenta diminuzioni seppur modeste, mentre si riduce il numero dei morti (- 32,4%) così come nel resto del Paese. E’ quanto riporta il focus sugli incidenti stradali in Sardegna nell’anno 2019 elaborato dall’Istat. Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 50,0%, più della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2019 si registrano variazioni, rispettivamente di -33,0% e -22,9%. Nello stesso lasso di tempo (2010-2019) l’indice di mortalità sul territorio regionale è diminuito da 2,5 a 2,0 deceduti ogni 100 incidenti, quello medio nazionale da 1,9 a 1,8. Nel 2019, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), periti in incidente stradale, in Sardegna è inferiore alla media nazionale (36,6% contro 45,2%). La Strada Statale 131 rimane tra le più pericolose della Sardegna con 6 decessi e 351 feriti e l’indice di mortalità pari a 2,5 in calo rispetto al 2017 (5,5). La SS125 con 6 morti vede passare l’indice di mortalità da 4,7 nel 2018 a 5,7 nel 2019. Spicca la SS129 con l’indice di mortalità pari a 9,8 e 4 decessi. L’indice di mortalità cresce nei comuni di Siniscola, Tertenia, Bolotana e Burcei, diminuisce a Olbia, Quartu S. Elena e Sanluri. Rimarchevole l’azzeramento dell’indice di mortalità nei comuni di Arzachena, Assemini, Villaputzu, Villaspeciosa, Sant’Andrea Frius e Fordongianus. Nel 2019 il maggior numero di incidenti (2.173, il 59,8% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 23 morti (32,4% del totale) e 2.985 feriti (55,5%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano del 2,0% in ambito urbano e del 9,8% sulle strade extraurbane. Nel 2019 il costo dell’incidentalità con danni alle persone è stimato in quasi 17 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (279,5 euro pro capite) e in più di 373 milioni di euro (228,5 euro pro capite) per la Sardegna; la regione incide per il 2,2% sul totale nazionale. Oltre il 78% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le quattro e le cinque del mattino (10,3 morti ogni 100 incidenti) con un valore di molto superiore alla media giornaliera (2,0). Nelle notti di venerdì e sabato si concentrano il 42,1% degli incidenti notturni, il 36,4% delle vittime e il 45,8% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,5 decessi ogni 100 incidenti.
(ITALPRESS).

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