Alla Camera di Commercio Palermo-Enna istituzioni a confronto sulle infrastrutture

PALERMO (ITALPRESS) – Un confronto tra diversi attori istituzionali per parlare di infrastrutture di ogni genere, relativamente a ciò che è stato già fatto e a ciò che ancora va fatto per rendere la Sicilia ancora più attrattiva e competitiva: questo l’epicentro del convegno ‘Le condizioni infrastrutturali per lo sviluppo del trasporto ferroviario, stradale e marittimo in Sicilia’, tenutosi presso la Camera di Commercio Palermo-Enna.

Per la Regione ha partecipato l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, che si è soffermato sui risultati acquisiti in quasi tre anni di governo Schifani: “Abbiamo portato tutti gli indicatori economici ai massimi livelli: la Sicilia nel 2023 e nel 2024 è in testa per incremento economico e Pil prodotto, per noi è un motivo di grande orgoglio perché siamo sulla strada giusta e gli investimenti infrastrutturali si stanno realizzando. Siamo anche la prima regione italiana in termini di velocità per sbloccare la Conferenza dei servizi per favorire un avvio rapido dei lavori pubblici: siamo operativi per colmare i decenni di gap infrastrutturale in Sicilia, che sono diversi”.

Guardando a quanto fatto su autostrade, aeroporti, porti e ferrovie, Aricò sottolinea come “con il presidente Schifani lavoriamo soprattutto sulla bisettrice più importante di collegamento, che è l’autostrada Palermo-Catania: siamo consapevoli di quanto ci sia ancora da fare e Schifani, nella qualità di commissario di governo, ha già redatto con i suoi uffici un piano per eliminare le situazioni di disagio. Non dimentichiamo il grande successo dei sei aeroporti siciliani, che anche quest’anno si confermano il terzo sistema aeroportuale in Italia dopo Lazio e Lombardia: questo, se vogliamo, è dovuto anche a uno sconto organico del 25% e del 50% per permettere a tutti i siciliani di viaggiare da e verso l’isola; ciò ha generato non solo un maggior numero di passeggeri, ma un vero e proprio aumento dei voli e un conseguente aumento di rotte da e verso la Sicilia da parte delle compagnie. Passando ai collegamenti delle varie isole del territorio, anche questi stanno andando a gonfie vele: siamo la prima regione italiana ad aver usato fondi extraregionali per la costruzione del primo traghetto Made in Sicily, che sarà pronto a salpare già nel 2026 e la cui costruzione sta per essere terminata presso la sede di Fincantieri. Nei prossimi mesi, a livello ferroviario, Palermo sarà protagonista delle aperture di due stazioni in più con il semicompletamento dell’anello ferroviario; inoltre, da qui a fine 2027 ci saranno una serie di linee da completare”.

L’assessore chiude focalizzando l’attenzione su un ultimo intervento: “Sappiamo che per i lavori pubblici non sempre le date corrispondono alle esigenze che abbiamo, però voglio ricordare come sul raddoppio di ponte Corleone siano state reperite quelle risorse che aspettavamo dal 2001: abbiamo pensato l’opera, l’abbiamo finanziata, gli operai stanno lavorando sulla base e noi come governo regionale ci siamo presi l’impegno di vederla realizzata entro fine legislatura, con una dote economica di 17,5 milioni di euro già stanziati”. Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio Palermo-Enna, si concentra nello specifico sugli aeroporti, con una proposta nei confronti della politica: “Chi vuole arrivare in Sicilia può farlo più agevolmente in aereo: se vogliamo avere un traffico internazionale che funzioni veramente, posto che gli snodi aeroportuali sono diventati il principale strumento di trasporto, è fondamentale che i nostri scali siano più competitivi al di fuori dei confini nazionali, sapendo che ci sono circa 20 milioni di passeggeri tra Palermo, Catania, Trapani e le isole minori. L’idea potrebbe essere quella di un’unica authority costruita sotto l’egida della Regione, che metta insieme le quattro società di gestione per quanto riguarda le scelte strategiche, ovvero quali rotte fare, come e quando farle, come contrattare con le compagnie aeree: naturalmente andrebbe sempre lasciata la specificità delle singole compagnie di gestione, che comunque andrebbero privatizzate perché oggi bisogna muoversi con più velocità nelle scelte”.

Luca Lupi, segretario dell’Autorità di Sistema portuale per la Sicilia occidentale, si sofferma sulle opere in via di completamento in ambito marittimo. “I lavori nel porto di Palermo vanno avanti e in questo senso mi sento di tranquillizzare tutti i cittadini e coloro che a vario titolo sono interessati alle opere in fase di realizzazione nei porti che amministriamo. Siamo ormai partiti anche con i lavori che riguardano il nuovo bacino di carenaggio: pochi giorni fa abbiamo trasferito il terminal container dal porto di Palermo a quello di Termini Imerese, ma abbiamo tante progettualità pronte anche nei porti decentrati di Gela, Licata e Sciacca; le attività proseguono regolarmente, non possiamo fermarci un attimo. L’opera a cui teniamo particolarmente è sicuramente l’interfaccia porto-città, che vedrà la luce entro la fine di quest’anno; altrettanto importante è il nuovo bacino di carenaggio che ha un importante valore economico, considerato che parliamo di 450 milioni di euro e che avrà anche un importante effetto a livello occupazionale sul territorio. La fermata della metropolitana all’interno del porto è un’opera strategica: anche questi lavori stanno andando avanti e saranno completati nei prossimi mesi. Questa fermata è strategica per il flusso di crocieristi e avrà modo di collegare con maggiore facilità il porto al resto della città”.

Per quanto riguarda invece l’eredità di Pasqualino Monti alla presidenza dell’Autorità portuale, commenta Lupi, “le scelte per fortuna competono ad altri: io sono spettatore, penso a fare il mio lavoro e vado avanti”.

– foto xd8/Italpress –

(ITALPRESS).

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