Al via i test sierologici, si parte con medici e forze dell’ordine

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ROMA (ITALPRESS) – Partiranno da lunedi’ 11 maggio i primi test sierologici della regione Lazio, per un totale di 300mila persone a partire da tutti gli operatori sanitari, sociosanitari e farmacisti, a cui si aggiungeranno le forze dell’ordine, dalla polizia di Stato, ai carabinieri passando per guardia di finanza e le polizie municipali. Ad annunciarlo, questa mattina, il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme all’assessore alla Sanita’, Alessio D’Amato, e al direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito. “Da lunedi’ inizia una fase nuova di sviluppo dell’impegno del sistema sanitario di contrasto al coronavirus legato a delle scelte importanti: i test sierologici” ha detto il governatore Zingaretti. “L’obiettivo di questa fase e’ sempre lo stesso: vogliamo aumentare il livello di sicurezza dei cittadini in questo momento di convivenza con il virus”.
“Oggi parte un’altra stagione anche per quanto riguarda la parte sanitaria e di prevenzione che si basa su tre grandi scelte – ha proseguito -. Un’immensa strategia di test di sieroprevalenza, 300 mila test, che portera’ una mappatura molto importante e l’indicazione di una strada per fare i tamponi attraverso i drive in. Ci aspettiamo un numero molto importante per avere una mappatura prima del periodo estivo. La seconda scelta e’ quella che confermo l’indicazione dell’obbligatorieta’ della vaccinanzione antinfluenzale per gli over 65, che partira’ in autunno. Conosciamo i dati delle morti per anziani e vogliamo essere pronti in autunno per evitare l’affluenza nei pronto soccorso. Infine stiamo facendo dei passi in avanti sul vaccino, noi finanziamo con 5 milioni di euro la ricerca e ricordo che da giugno iniziera’ il test sull’uomo”.
Durante il primo step dei test saranno sottoposti oltre 100mila operatori legati alla Sanita’, dai medici di medicina generale, ai pediatri, medici specialistici, farmacisti, operatori delle Rsa e anche tutti gli addetti dei servizi di pulizia delle strutture. A questi si aggiungeranno oltre 60mila tra tra carabinieri, vigili del fuoco, polizia penitenziaria, uomini delle forze dell’ordine impegnati nell’operazione Strade Sicure, guardia costiera e uomini della polizia locale, con l’accordo con Anci e Upi che si sta ultimando. Tutta la spesa sara’ a carico del servizio sanitario regionale e l’adesione sara’ individuale e volontaria, con il coordinamento e monitoraggio che sara’ a cura dello Spallanzani e del Seresmi, il sistema regionale di sorveglianza delle malattie infettive. “Si tratta della piu’ importante ricerca con test di sieroprevalenza in Italia – ha spiegato D’Amato -. Nasce da presupposti scientifici ed e’ la piu’ grande indagine di sieroprevalenza per comprendere la diffusione del virus e come e’ circolato, ma non attribuira’ nessuna patente di immunita’ ci dara la rivelazione dei virus”.
Attraverso questi test si potranno individuare tutte quelle persone che sono entrate in contatto con il Covid 19, grazie alla rilevazione di eventuali anticorpi IgG e igM presenti, e i positivi asintomatici. Una volta riscontrata la presenza di questi anticorpi nei soggetto sara’ previsto il tampone nasofaringeo, in caso di positivita’ scatterebbe immediato l’isolamento, la segnalazione al medico curante e l’inizio del trattamento. Ogni giorno saranno effettuati circa 10mila test che avverranno per la maggior parte con prelievo venoso e sono in minima parte con quello capillare. L’obiettivo e’ arrivare al 25 maggio con i primi risultati cosi’ da partire poter partire con il secondo step con i cittadini che potranno recarsi in uno dei 172 laboratori autorizzati per sottoporsi al test a pagamento, con prezzo calmierato.
“Ci aspettiamo un tasso di circolazione basso e contiamo di stare intorno al 3%, se le cose saranno confermata da questo test – ha spiegato D’Amato -. Da questo ci attendiamo un 1% di soggetti asintomatici, con presenza di attivita’ in corso, cosa ci consentira’ di anticipare e cogliere in maniera prematura i positivi e isolarli”. In caso di positivi la persona dovra’, entro 24 ore, contrattare il proprio medico di medicina generale che provvedera’ ad inviargli una impegnativa dematerializzata che gli consentira’ di andare in uno dei 17 drive in sparsi nel Lazio per eseguire il tampone.
(ITALPRESS).

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