SANA’A (YEMEN) (ITALPRESS) – Quello che sta accadendo oggi in Yemen “non è più un conflitto interno limitato a equilibri locali, ma una svolta che tocca il cuore della sicurezza regionale”. Lo ha dichiarato il politico e avvocato yemenita Tawfik Alhamidi, in un’analisi rilasciata all’agenzia Italpress alla luce della crisi che sta interessando il sud del Paese arabo.
Alhamidi, noto attivista per i diritti umani e presidente dell’organizzazione SAM for Rights and Liberties, ha sottolineato come le province di Hadramawt e al-Mahra rappresentino un “profondo strategico diretto” per la sicurezza nazionale saudita e omanita, data la geografia aperta, i confini estesi e gli accessi terrestri e marittimi.
Qualsiasi tentativo di imporre forze armate al di fuori del quadro statale in queste regioni costituisce, secondo l’analista, una “minaccia diretta” alla stabilità presso i confini dell’Arabia Saudita, spingendo Riad a considerare l’espansione delle milizie del Consiglio di Transizione del Sud (Stc), sostenute dagli Emirati, come un superamento delle “linee rosse” di sicurezza e non mera disputa politica interna yemenita.
Questa espansione ha rivelato “la profondità delle divergenze saudita-emiratina in Yemen”, trasformando Hadramawt in un punto di esplosione silenziosa tra i due progetti. L’Arabia Saudita vede in Hadramawt e al-Mahra aree che devono rimanere stabili sotto l’autorità di uno Stato yemenita unificato e influenzato da Riad, mentre gli Emirati, attraverso strumenti locali, hanno cercato di estendere la propria influenza verso sud e verso est, alterando gli equilibri sul terreno. All’interno della società hadrami, ha aggiunto Alhamidi, la popolazione non si considera un’estensione politica o sociale del progetto meridionale dominato dallo Stc. Hadramawt è una regione vasta e distinta per cultura, storia e geografia, con importanti risorse petrolifere; i suoi abitanti rifiutano di far parte di un’entità dominata da milizie a carattere regionale ristretto, influenzate principalmente da al-Dhalea. Questo rifiuto deriva da una consapevolezza storica che vede Hadramawt come regione autonoma, non subordinata, opponendosi a una nuova centralizzazione esclusiva in nome del sud.
In questo contesto è emerso l’Alleanza delle Tribù di Hadramawt come quadro sociale e politico inclusivo, che chiede un’autonomia regionale per preservare la specificità e prevenire la trasformazione in arena di conflitti per procura. Tale orientamento è guidato dalla figura del vice governatore Amr bin Habrish, espressione di una volontà locale che intende modellare il futuro di Hadramawt dall’interno, non imposto dall’esterno.
Questa espansione ha rivelato “la profondità delle divergenze saudita-emiratina in Yemen”, trasformando Hadramawt in un punto di esplosione silenziosa tra i due progetti. L’Arabia Saudita vede in Hadramawt e al-Mahra aree che devono rimanere stabili sotto l’autorità di uno Stato yemenita unificato e influenzato da Riad, mentre gli Emirati, attraverso strumenti locali, hanno cercato di estendere la propria influenza verso sud e verso est, alterando gli equilibri sul terreno.
All’interno della società hadrami, ha aggiunto Alhamidi, la popolazione non si considera un’estensione politica o sociale del progetto meridionale dominato dallo Stc. Hadramawt è una regione vasta e distinta per cultura, storia e geografia, con importanti risorse petrolifere; i suoi abitanti rifiutano di far parte di un’entità dominata da milizie a carattere regionale ristretto, influenzate principalmente da al-Dhalea.
Questo rifiuto deriva da una consapevolezza storica che vede Hadramawt come regione autonoma, non subordinata, opponendosi a una nuova centralizzazione esclusiva in nome del sud. In questo contesto è emerso l’Alleanza delle Tribù di Hadramawt come quadro sociale e politico inclusivo, che chiede un’autonomia regionale per preservare la specificità e prevenire la trasformazione in arena di conflitti per procura. Tale orientamento è guidato dalla figura del vice governatore Amr bin Habrish, espressione di una volontà locale che intende modellare il futuro di Hadramawt dall’interno, non imposto dall’esterno.
-Foto staff Alhamidi-
(ITALPRESS).









