Torino, scontri al corteo contro lo sgombero di Askatasuna: 9 agenti feriti / Foto

TORINO (ITALPRESS) – È finito in guerriglia urbana il corteo che oggi a Torino, nel primo pomeriggio, è partito davanti alla sede universitaria di Palazzo Nuovo per protestare contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna, avvenuto l’altro giorno. Il primo bilancio parla di nove agenti di polizia rimasti feriti per il lancio di oggetti contundenti, fra cui grosse pietre e petardi: le loro condizioni non sono gravi e al momento sono in ospedale per ricevere le cure dei sanitari.

E’ arrivata la reazione del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo:Desideriamo condannare con fermezza gli episodi di violenza che si sono verificati durante il corteo di oggi, esprimendo solidarietà e vicinanza alle forze dell’ordine coinvolte nei disordini, chiamate a operare in un contesto molto complesso e delicato, ai commercianti e a tutte le cittadine e i cittadini che hanno vissuto disagi, peraltro a pochi giorni dal Natale – ha detto – Nulla può giustificare la violenza e i danneggiamenti, mai: si tratta di comportamenti inaccettabili che non solo violano la legalità, ma compromettono gravemente la credibilità, la forza e il senso stesso delle rivendicazioni, danneggiando profondamente la causa di chi è sceso in piazza per manifestare pacificamente le proprie idee, in modo legittimo e democratico”. 

Alla manifestazione, nella parte iniziale del corteo, hanno preso parte circa duemila persone fra cui militanti storici di Askatasuna insieme a studenti, semplici cittadini e diverse famiglie con qualche bambino. In testa al corteo c’era un grosso striscione che recitava “Torino Partigiana, Que Viva Askatasuna” e poi ancora “Askatasuna vuol dire libertà” e “Il futuro comincia adesso”.

A metà pomeriggio sono iniziati gli scontri di una parte dei manifestanti, molti a volto coperto, contro le forze dell’ordine. Con tutto il perimetro del centro bloccato e presidiato dalla polizia, i manifestanti hanno provato ad avvicinarsi al complesso sgomberato.

Gli scontri sono partiti nell’area fra corso Regina Margherita e via Vanchiglia: qui la polizia ha respinto con gli idranti i manifestanti, che hanno risposto con lanci di petardi e grosse pietre. Sempre in corso Regina Margherita, gruppi di persone incappucciate hanno rovesciato e incendiato cassonetti dell’immondizia in mezzo alla strada.

Un’intera parte della città, fra l’ateneo di Palazzo Nuovo e la sede del centro sociale, è rimasta completamente paralizzata. La manifestazione si è poi conclusa all’altezza del ponte Vittorio Emanuele I, ma sono stati già annunciati due nuovi appuntamenti di protesta: il 17 gennaio con un’assemblea cittadina, mentre il 31 gennaio sarà organizzato un grosso corteo nazionale. Prevista una marcia anche nella serata di Capodanno.

LE IMMAGINI DEGLI SCONTRI

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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