BARI (ITALPRESS) – Più di tremila imprese agricole e agromeccaniche italiane hanno già beneficiato del Fondo per l’Innovazione in Agricoltura, lo strumento gestito dall‘Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) su mandato del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e nato per accompagnare il settore nel percorso di transizione tecnologica e digitale. Lo attestano i risultati della misura, presentati oggi alla Fiera del Levante di Bari in occasione di Agrilevante, nel corso dell’evento “Fondo Innovazione: un modello vincente per la competitività dell’agroalimentare italiano”.
Nel corso della giornata è stato anche presentato un video promozionale del progetto. Istituito con la Legge di Bilancio 2023, il Fondo è destinato a investimenti in tecnologie avanzate per accrescere la competitività, rafforzare la sostenibilità delle produzioni e ridurre l’impatto ambientale. Finora ha sostenuto l’acquisto di trattori di ultima generazione, macchinari automatizzati, droni, robot agricoli e sistemi di sensoristica avanzata, grazie a una dotazione complessiva di 300 milioni di euro. A tali risorse si aggiungeranno 100 milioni di euro aggiuntivi, provenienti dal Fondo di Sviluppo e Coesione, che saranno resi disponibili dal Masaf per il biennio 2026-2027, portando a circa 4000 il numero complessivo delle imprese beneficiarie.
Secondo i dati diffusi, nove aziende su dieci tra quelle che hanno beneficiato del Fondo sono micro o piccole imprese. Una su due è condotta da under 50, una su quattro opera nelle aree interne e marginali, contribuendo al presidio economico e sociale del territorio. Il Mezzogiorno ha avuto un’attenzione particolare: 150 sono infatti stati i milioni di euro destinati alle aziende agricole del Sud e delle isole. Le agevolazioni relative al 2023, per un importo complessivo di 75 milioni di euro, sono state interamente liquidate, mentre per il 2024 Ismea sta completando le ultime concessioni a seguito del rifinanziamento di 47 milioni di euro.
“Il Fondo innovazione – ha sottolineato il direttore generale di Ismea Sergio Marchi – è una misura di particolare importanza. Ismea è soggetto attuatore di questa misura e la gestisce grazie ai fondi messi a disposizione dal Governo Meloni e dal ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle Foreste. Si tratta di 75 milioni per l’anno 2023 e di altri 150 milioni per l’anno 2024, a cui si aggiungono gli ulteriori 47 milioni che il Governo ha messo a disposizione nello scorso agosto. Parliamo quindi di quasi 230 milioni di euro, in attesa dei nuovi fondi, prossimi ad arrivare, di Sviluppo e Coesione. Il tutto vale 400 milioni, è diretto alle piccole e medie imprese agricole e della pesca e consente innovazione: di sostituire il trattore quando è vecchio, di comprare droni e intelligenza artificiale, di risparmiare a livello di emissioni inquinanti, di consumo di acqua, irrigazione a goccia e fertilizzanti utilizzati nella maniera migliore. Una particolare attenzione c’è anche per le aree resilienti e per il Sud. Oltre 150 milioni di euro saranno dedicati al Sud e alle Isole. È un segnale di grandissima importanza, che lanciamo proprio qui ad Agrilevante”.
“Una parte cospicua dei finanziamenti – ha confermato il presidente dell’istituto Livio Proietti – arriverà proprio al Sud, oltre 150 milioni. Noi puntiamo tanto sulla qualificazione delle imprese agricole del Mezzogiorno d’Italia e delle isole, perché lì abbiamo i migliori sapori, abbiamo ancora le tradizioni e tante imprese familiari. Lavoriamo molto sull’innovazione, perché innovazione vuol dire anche aiutare il ricambio generazionale, che è fondamentale per il territorio, soprattutto nel Meridione, perché il problema dello spopolamento delle aree interne è particolarmente sentito nelle regioni del Sud”.
“Nel 2024 il settore agricolo – ha concluso il capo dipartimento della Sovranità alimentare e dell’Ippica Marco Lupo – ha raggiunto numeri da record. L’agroalimentare ha segnato un record di esportazioni, oltre 70 miliardi di euro, ha registrato il più alto valore aggiunto in Europa e il 9% di incremento. Siamo i primi nel continente, superiori anche a Francia e Germania per la prima volta. Questo sicuramente è dovuto alla grande intraprendenza delle nostre imprese e alla loro voglia di competere, ma anche all’attività del ministero e di questo Governo, che ha sostenuto le imprese con risorse che in agricoltura non si sono mai viste. Solo per citare il Pnrr, diciamo che il piano originario prevedeva uno stanziamento di circa 3 miliardi e mezzo di euro per il settore agricolo e siamo riusciti a incrementarlo fino ad arrivare a 8 miliardi e mezzo, cioè 5 miliardi di euro in più. Sono numeri che si vanno ad aggiungere poi a mille altre iniziative, l’ultima il decreto Coltiva Italia, per un ulteriore miliardo di euro. Insomma, il Governo ritiene centrale il settore agricolo e i numeri di crescita del 2024 sono dovuti anche a questi investimenti effettuati”.
– foto xa2/Italpress –
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