Ucraina, Zelensky rifiuta l’invito di Putin “Può venire lui a Kiev. Trasforma diplomazia in farsa”

Mandatory Credit: Photo by Ukraine Presidency/Ukrainian Pre/Planet Pix via ZUMA Press Wire/Shutterstock (15454616l) Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy, listens to a question during a joint press conference with Canadian Prime Minister Mark Carney, outside on the Mariinskyi Palace, August 24, 2025 in Kyiv, Ukraine. Carney visited to join Ukrainian Independence Day celebrations and pledged billion Canadian Dollars of military aid. Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy Press Conference With Canadian Prime Minister Carney, Kyiv, Ukraine - 24 Aug 2025

KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rifiutato la proposta del presidente russo Vladimir Putin di recarsi a Mosca per negoziare un accordo diplomatico. “Può venire a Kiev”, ha detto Zelensky in un’intervista alla ABC. “Non posso andare a Mosca quando il mio Paese è sotto attacco missilistico, ogni giorno. Non posso andare nella capitale di questo terrorista”.

Zelensky ha ripetuto che Putin non desidera incontrarlo, dato che continua a portare avanti la guerra in Ucraina. Mercoledì il presidente russo aveva dichiarato di “non essere mai stato contrario all’incontro con Zelensky”. “Se Zelensky è pronto, allora venga a Mosca”, aveva detto.

“Solo dall’inizio di settembre, la Russia ha utilizzato oltre 1.300 droni da attacco, quasi 900 bombe e fino a cinquanta missili di vario tipo contro l’Ucraina. La scorsa notte si sono verificati di nuovo attacchi contro infrastrutture civili”, ha scritto il presidente ucraino su Telegram: “Durante la prima settimana di settembre, il nemico ha colpito le regioni di Cernihiv, Kharkiv, Odessa, Kherson, Kiev, Zapori ja, Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Khmelnytskyi, Äytomyr, Volinia, Ivano-Frankivsk, Rivne e Leopoli. Esplosioni sono state udite in quasi tutte le regioni dell’Ucraina”, ha aggiunto.

“La Russia continua a trascinare questa guerra, cercando di trasformare la diplomazia in una farsa. Deve esserci una risposta comune: ai bombardamenti e alla distruzione, all’ignorare gli sforzi diplomatici e il dialogo civile. Il presidente Trump ha assolutamente ragione: per sbloccare la diplomazia, sono necessarie sanzioni efficaci al commercio russo di petrolio e gas. Dobbiamo aumentare la pressione delle sanzioni, le forniture di armi all’Ucraina e garantire che tali invasioni non si ripetano in futuro. Una pace duratura richiede garanzie di sicurezza efficaci e concrete”, conclude.

IL CREMLINO ATTACCA “CHI FINANZIA FORZE ARMATE DI KIEV NOSTRO NEMICO”

Le aziende straniere che finanziano le forze armate ucraine sono diventate nemiche e non potranno più tornare in Russia. Lo ha detto il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov in una dichiarazione alla TASS. “Per chi finanzia l’esercito ucraino, la questione è completamente diversa. Queste aziende sono già diventate nemiche e devono essere trattate come tali”, ha sottolineato Peskov. Dopo l’inizio della guerra tra Russia e Ucraina nel 2022, molte aziende straniere hanno deciso di interrompere le loro attività in Russia e alcune di loro hanno dichiarato apertamente di aver fornito sostegno finanziario alle forze armate ucraine.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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