La Pietra “I dati del comparto florovivaistico premiano il lavoro delle imprese”

ROMA (ITALPRESS) – “L’ex Cenerentola dell’agricoltura italiana continua a mietere record su record. L’Istat certifica per il comparto florovivaistico numeri entusiasmanti con un nuovo traguardo produttivo, nel 2024, pari 3,25 miliardi di euro, con un andamento in crescita pari a +3,5% rispetto al 2023, +23% in cinque anni, +31% in dieci anni. Grazie all’impegno delle 20mila imprese del settore e al sostegno convinto da parte delle istituzioni il florovivaismo, che rappresenta l’8% delle produzioni vegetali nazionali e il 5,3% del valore complessivo dell’agricoltura, non è più marginale nel sistema agricolo italiano, ma ne è diventato un elemento essenziale in termini economici e occupazionali”. Così il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra, in una nota. “Per la Toscana, capofila nel vivaismo e per tutta l’Italia è il momento di fare un ulteriore salto di qualità, sulle ali della fiducia degli ottimi dati riscontrati, accettando le sfide per affrontare i cambiamenti climatici, le fitopatologie e la concorrenza degli altri paesi, tramite la ricerca, l’innovazione e la capacità di fare sistema da parte degli operatori”.

“Nei vari confronti avuti con gli imprenditori del comparto ho sempre ribadito fin dal primo momento, anche ai più scettici, la convinzione del Masaf e del governo Meloni di come si potesse e si dovesse puntare sulla crescita del settore. Non eravamo solo degli inguaribili ottimisti, ma eravamo e siamo degli attenti osservatori dei dati e delle potenzialità, che oggi evidenziano la forte vocazione internazionale della produzione italiana, con un export 2024 pari a 1,62 miliardi di euro, con il 70% della produzione destinata ai mercati esteri, principalmente UE (78%), che fanno dell’Italia il terzo esportatore mondiale per valore”, ha spiegato.

“L’approvazione della legge quadro sul florovivaismo, in grado di dare regole certe al settore o, giusto per fare un esempio delle tante iniziative intraprese dal governo, la forte azione politica, diplomatica e con il supporto scientifico del Crea, messa in atto per scongiurare la chiusura del mercato del Regno Unito alle nostre esportazioni, vanno tutte nella stessa direzione, quella di sviluppare un comparto con ampi margini di crescita, che può e deve fare la fortuna dei lavoratori e delle imprese italiane”, ha concluso La Pietra.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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