ROMA (ITALPRESS) – “È giusto che i ricercatori di valore siano andati all’estero a fare esperienza, ma ora l’Italia è impegnata a farli tornare a casa”. Lo ha detto la ministra per l’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini all’Health Innovation Show promosso dalla Fondazione Mesit in collaborazione con CEIS-EEHTA (Università di RomaTor Vergata), ALTEMS (Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma) e il Centro di Ricerca Interdipartimentale “Innovazione & Salute” (Università Roma Tre).
“I ricercatori sono come le rondini, seguono i progetti di ricerca e i finanziamenti alla ricerca”. Bernini ha ricordato il sostegno che il governo sta dando ai centri di ricerca di 5 settori fondamentali: high performance computing, agritech, mobilità sostenibile, biodiversità e terapie geniche e farmaci a tecnologia rna.
Ha aggiunto che ciò di cui c’è particolarmente bisogno sono tecnology transfer officers, specializzati nel facilitare il trasferimento di conoscenze e tecnologie ai settori commerciali, tradurre le scoperte della ricerca in applicazioni pratiche a beneficio della società.
Bernini ha ricordato che che è attivo lo Sportello per il ritorno dei ricercatori che hanno già importanti borse di studio, con un fondo di 50 milioni, che sono stati destinati 475 milioni al Fondo italiano per la Scienza, che il suo ministero sta gestendo 11 miliardi del Pnrr. “Università, ricerca e impresa devono lavorare assieme nell’interesse dei cittadini e per la crescita del Paese”.
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