TORINO (ITALPRESS) – “Antonio Conte è una figura molto importante per la Juventus. Non voglio inserirmi nei piani della Juve ma penso che anche Tudor è stato un buon allenatore ma penso che è molto importante avere buoni giocatori se si vuole vincere. Non sono mai stato un grande innamorato del lavoro degli allenatori anche se c’è qualcuno che lavora bene ma sono i giocatori a fare la storia di una società non gli allenatori. Se Conte torna alla Juventus penso che sia una bella figura per la Juventus visto che ha quello che ha fatto con questa società è stato bellissimo. Come anche quello che ha fatto col Napoli”. Lo ha detto Michel Platini in conferenza stampa a margine dell’evento per i 20 anni della Golf Cup organizzata dalla fondazione Vialli Mauro al Royal Park I Roveri di Fiano in provincia di Torino
“Nessuno della Juventus mi ha mai chiamato, non ho nessun contatto. Non posso pensare a qualcosa se non ci sono contatti. Sto benissimo ma se nessuno mi chiama non penso nemmeno a venire”, ha aggiunto.
I bianconeri con la vittoria per 3-2 a Venezia hanno agguantato il quarto posto utile per la qualificazione alla prossima Champions League: “Ho seguito poco la Juventus, guardo i risultati, la classifica ma le partite della Serie A non si vedono in Francia, non sono più presidente dell’Uefa quindi mi interessa meno seguire tutto quello che succede. Sono però molto felice che la Juventus sia finita quarta perché Trapattoni diceva sempre che quando non si può vincere non si deve perdere e quindi è praticamente andata così, perché arrivare in Champions è molto importante per i bisogni finanziari di una società”.
Sulla finale di Champions League tra Psg e Inter di sabato prossimo, Platini si è espresso così: “Non vedo giocare l’Inter dalla finale di Champions del 2010. Non posso parlare dell’Inter. Conosco meglio il Paris Saint-Germain e gioca molto bene. Luis Enrique ha fatto giocare molto bene la squadra quindi è un piacere vedere giocare questa squadra. Ma in una finale non posso sapere chi vincerà. Se mi chiedete per chi faccio il tifo, essendo francese, tiferò per il Paris”.
Sulle sue vicissitudini personali Platini ha commentato: “La mia vicenda giudiziaria non è finita perché dobbiamo aspettare le motivazioni scritte che arriveranno a giugno e dopo ci sarà forse un appello al Tribunale Federale in Svizzera per sapere se la faccenda è chiusa. Per me non doveva mai cominciare ma si è chiusa 10 anni dopo dunque non è stata una cosa molto simpatica. Quando esaminerò le motivazioni vedrò cosa fare. Non penso che avrò più ruoli nelle istituzioni del calcio”, ha concuso.
-Foto ufficio stampa Fondazione Vialli e Mauro –
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