
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Tre Ong internazionali hanno accusato Malta di aver “trascurato ancora una volta i suoi obblighi legali ai sensi del diritto del mare e di aver abbandonato 14 migranti in pericolo in mare provocando un morto”. Si tratta di Alarm Phone, Medici Senza Frontiere/Medici Senza Frontiere (MSF) e Sea-Watch, tutti attivi nel Mar Mediterraneo centrale, che avrebbero documentato violazioni dei diritti e chiesto alle autorità maltesi di porre fine alla politica maltese di rifiuto sistematico di effettuare operazioni di salvataggio e mettere deliberatamente a rischio vite umane. Le ONG hanno affermato che lo scorso 22 giugno, 14 persone a bordo di un gommone hanno inviato un avviso di soccorso alla hotline di soccorso degli attivisti Alarm Phone. Erano partiti dalla Libia il giorno prima ed erano alla deriva nella regione di ricerca e salvataggio maltese dopo aver finito il carburante. “Malta, l’autorità responsabile per quella zona, e l’Italia sono state immediatamente informate del caso di pericolo”, hanno riferito le Ong, aggiungendo, “eppure sono trascorse più di 36 ore tra la prima richiesta di soccorso e il salvataggio dell’imbarcazione da parte della nave di salvataggio di MSF Geo Barents”. Hanno affermato che quando è arrivata la nave di MSF, le persone hanno riferito che “una persona era finita in mare e si ritiene fosse annegata”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).