Prevenzione cardiologica nei settori giovanili, convegno ad Acquappesa

COSENZA (ITALPRESS) – “La Prevenzione Cardiologica nei Settori Giovanili”. Questo il titolo del convegno organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti Zonale Alto Tirreno con alla guida il delegato Figc, Battista Bufanio. Il messaggio veicolato durante l’incontro al Centro Congressi delle Terme Luigiane di Acquappesa con professionisti del settore come i dottori Michele Argondizzo e Massimo Lucchetti, può essere racchiuso nella formula che vuole la prevenzione prioritaria al verificarsi dell’emergenza, allargando il sistema dei controlli in fase di rilascio della certificazione medica per l’idoneità alla pratica sportiva. Migliorare il protocollo sanitario con esami clinici capaci di diagnosticare in anticipo le criticità che potrebbero sorgere negli atleti e condizionarne la salute, potrebbe essere una delle soluzioni. Si eviterebbero così tanti traumi definitivi che in molti casi portano anche alla morte in campo. I medici che hanno relazionato al convegno, nella città termale del tirreno cosentino, hanno fatto emergere l’incompletezza dei protocolli medici, affermando che “ogni anno circa mille giovani perdono la vita per motivi cardiologici. Nella maggior parte dei casi ignari destinatari di patologie pre-esistenti o magari non diagnosticate da esami a dir poco superficiali”.
“Servono investimenti e strutture adeguate. Serve soprattutto modificare il protocollo sanitario per il rilascio del certificato all’attività agonistica. Il defibrillatore, presente ormai nel novanta per cento delle strutture sportive, non può è non deve essere la soluzione”. Dal convegno, concluso dal vice presidente della Lega Nazionale Dilettanti e presidente regionale della Figc Calabria, Saverio Mirarchi, e che ha visto la presenza dei presidenti di Cosenza (Eugenio Guarascio) e Nuova Vibonese (Pippo Caffo), è scaturito che sarebbe importante che la prevenzione primaria delle patologie cardiovascolari su tutti i soggetti che decidono di praticare sport, soprattutto agonistico (dilettantistico o professionistico), sia certificata da una commissione o da un’equipe di specialisti dopo aver analizzato attentamente le patologie degli atleti e si fa appello al Governo, ai politici ai dirigenti sportivi affinchè si prenda a cuore la situazione per evitare tante morti improvvise e salvare tante vite umane che vogliono praticare sport in sicurezza.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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