POTENZA (ITALPRESS) – Per i lucani nel prossimo futuro la
cosiddetta “molecola gas”, voce presente in bolletta sarà
gratuita. E’ solo uno dei capisaldi dell’accordo di compensazione
firmato tra la Regione Basilicata, le compagnie Eni e Shell in
riferimento alla concessione Val d’Agri.
“L’accordo, di un milardo e trecentomila euro in dieci anni 1,3
miliardi di euro in dieci anni, porterà la Basilicata – ha detto
il presidente della Regione, Vito Bardi nel corso di una
conferenza stampa per spiegare i risultati dell’accordo – a
risultati tangibili”.
“Non è una iniziativa del presidente – ci ha tenuto a sottolineare
Bardi – ma dell’intero esecutivo, e dei consiglieri regionali di
maggioranza. Finalmente possiamo fare chiarezza sulle iniziative
prese, dal Protocollo di intenti tra Regione Eni e Shell, delle
misure compensative per la sostenibilità ambientale e per lo
sviluppo regionale con tali risorse.
“Il valore delle compensazioni – è stato detto nel corso della
conferenza – è pari alla somma di tre componenti declinati anche
in coerenza con altre compensazioni ambientali della concessione
Tempa Rossa. Gli accordi con le compagnie sono tre: un protocollo
di intenti corresponsione 1,05 per ogni barile estratto, va detto
che è prevista anche una formula di garanzia, cioè che anche se il barile dovesse avere un prezzo inferiore ai 45 dollari i
concessionari devono corrispondere almeno 0,85 centesimi a barile.
L’altro accordo per i progetti di sviluppo sostenibile prevede
190milioni nel decennio alle imprese. Ultimo accordo, quello del
gas mette in campo 160 milioni di gas naturale all’anno. La somma
– ha precisato il presidente Bardi – rispecchia i prezzi del gas
odierno e della capacità produttiva. Il nostro accordo è
sicuramente e notevolmente più vantaggioso per i lucani”.
Per quanto riguarda il contributo sul gas al contatore e
l’erogazione a titolo gratuito per i lucani, è pari a un milione e ottocentomila megawatt all’anno. “Siamo convinti che il gas può
essere anche il mezzo per arginare lo spopolamento e rendere
attrattivo il territorio e che le risorse della Basilicata devono
ritornare ai lucani, il nostro gas deve essere utile alla
transizione energetica di chi abita qui. E’ un cambio di
paradigma epocale. Mentre prima le compensazioni passavano
attraverso l’intermediazione politica oggi oggi vanno
direttamente ai cittadini è questo il cambiamento. Noi dobbiamo
dare quello che viene prodotto sul nostro territorio è giusto che
chi ha difficoltà in materia ambientale sociale e di carattere
medico compensazione tangibile”.
Sulla riduzione al 50 per cento della bolletta il governatore
lucano è stato chiaro, è rivolto alle famiglie, a scuole e a
ospedali. “La spesa del gas sarà pari a zero, la spesa per il
trasporto rimarrà, questa richiesta voglio che sia chiara che ho
personalmente fatto a De Scalzi che ringrazio pubblicamente per
averla accolta e ricevuta”. I lucani pagheranno quindi solo gli
oneri di sistema mentre il gas, prima voce della bolletta sarà
integralmente pagata dalla Regione ai lucani.
Su questo punto, Bardi ha sottolineato “Non si potranno commettere
abusi, saremo attenti ai consumi, il parametro sarà dato dalla
media degli ultimi tre anni. Alle imprese ciò non sarà possibile,
perchè si configurerebbe come aiuto di stato. Le imprese però,
godranno del beneficio di una popolazione interessata ad abitare
il nostro territorio regionale”.
Sono 190milioni in 10 anni le risorse previste alle imprese che
devono essere coinvolte nei progetti di sviluppo sostenibile.
“Lo faremo – ha detto il presidente della Regione Vito Bardi –
attraverso la grande esperienza di colossi come Eni e Shell che
possono importare valide esperienze. Si tratta di oltre cento
milioni per costruire nuove prospettive per i cittadini. Quello di cui si è discusso con De Scalzi a parte il gas, è l’impegno di
investire sulle professionalità, abbiamo la necessità di avere la
formazione dei nostri professionisti”. Tra gli ultimi punti
discussi, quello della costituzione di un tavolo di concertazione.
“E’ un impegno da condividere con tutti i lucani per definire
criteri e metodi per assegnazione delle risorse. Noi crediamo
nella comunicazione di idee e proposte questi tavoli non sono un
pro forma, vi parteciperà Anci, enti locali, organizzazioni
datoriali sindacati, in un lavoro di coesione su accordi e
progetti di sviluppo ambientale previsti dal ‘Non oil’ che
rispecchiano le esigenze del nostro territorio. Ci sono
opportunità per aree dismesse, per metter in atto iniziative per
la nostra regione a livello nazionale. Cosa che deve inorgoglire
tutti i lucani che si parli di noi a livello nazionale” conclude.
– foto: xc2
(ITALPRESS).