Trasformazione balcone in veranda condominio

Trasformazione balcone in veranda condominio

Trasformazione balcone in veranda condominio: cosa dice la nuova riforma del condominio, normativa e permessi. Comunicazione all’amministratore e consigli utili.

In un condominio, il singolo proprietario, può trasformare il proprio balcone in veranda
La risposta è sì! Vediamo subito come bisogna muoversi, quali sono i permessi da ottenere e cosa dice la legge al riguardo.

Trasformazione balcone in veranda condominio

Il singolo condomino può eseguire opere sulle parti comuni purché tali opere non rechino danno al prossimo e non pregiudichino la stabilità, la sicurezza o il decoro architettonico dell’edificio.

E’ questo ciò che dice l’articolo 1122 bis del codice civile e questo concetto vale per qualsiasi intervento, quindi anche per chi vuole trasformare il balcone in veranda. Per la trasformazione del balcone in veranda, in primis, è necessario il permesso del Comune di residenza. Una volta ottenuto tale permesso è possibile proseguire con i lavori.

I tribunali e la Corte di Cassazione hanno affrontato più volte la spinosa questione della trasformazione del balcone in veranda all’interno di un condominio. Questo intervento è stato sempre considerato possibile in quanto non altera le linee e i volumi della facciata e ne’ le sue caratteristiche architettoniche.

E’ importante che la veranda sia realizzato in stile con l’estetica architettonica del condominio. Qualora la veranda fosse costruita in uno stile diverso rispetto allo stabile, non è possibile provvedere alla trasformazione. Quando lo stile della veranda non rispetta quello dello stabile, l’amministratore o ciascun condomino contrario all’intervento, possono impugnare dinanzi al giudice la delibera assembleare che ha approvato l’opera. Il condomino o l’amministratore, però, può impugnare la delibera solo entro i 30 giorni che decorrono dalla data della deliberazione.

Al momento dell’assemblea, se ci sono assenti, è importante fare comunicazione scritta della delibera perché i 30 giorni, per i condomini assenti, scattano da quando hanno ricevuto la comunicazione e non dalla data di delibera.

Come trasformare il balcone in veranda nel condominio

Per eseguire la trasformazione del balcone in veranda in un condominio bisognerà avvisare l’amministratore. Si tratta di un semplice avviso perché non serve un permesso. Ribadiamo il concetto che gli altri condomini o lo stesso amministratore si possono opporre solo se la veranda è costruita con canoni architettonici in disaccordo con lo stile dello stabile.

Anche se non occorre il permesso dell’assemblea, l’articolo 1122 del Codice civile, aggiornato nel 2012 con la nuova riforma del condominio, stabilisce che “in ogni caso è data preventiva notizia all’amministratore che ne riferisce all’assemblea”.

In termini semplicistici è buona norma comunicare all’amministratore del condominio che si ha intenzione di trasformare il balcone in veranda. Meglio fare comunicazione in forma scritta e sottolineare i dettagli dell’intervento. E’ bene fornire più informazioni possibili, anzi, se avete il progetto dell’architetto o del tecnico che eseguirà i lavori, è bene inviarlo all’amministratore del condominio che avrà la funzione di avere “un occhio supplementare” sull’opera. Perché? Sempre stando all’articolo 1129 del Codice Civile, qualora l’opera dovesse danneggiare l’edificio o ledere in generale ai diritti dei condomini sulle parti comuni, all’amministratore può essere addebitata una grave irregolarità o comunque una responsabilità contrattuale per violazione degli obblighi di mandato.

Una relazione dettagliata che spieghi in cosa consiste l’opera di trasformazione del balcone in veranda può essere un riferimento importante sia per l’amministratore di condominio sia per chi esegue i lavori. La legge, in realtà, non chiarisce se la comunicazione deve avvenire oralmente o in forma scritta, tuttavia, per i motivi spiegati in precedenza, vi invitiamo a adottare la forma scritta così da avere tutto documentato.

REGOLAMENTI CONDOMINIALI, NORMATIVE

In caso di dubbi su ciò che la legge consente o vieta nella gestione delle parti comuni o delle pertinenze private del condominio, vi rimandiamo agli articoli specifici: