ZUCCHETTI, LEADERSHIP ANCHE NEL WELFARE CON AMILON E DOUBLEYOU

“Per il welfare aziendale accadrà come per il mercato dell’Ict: prima c’è stata la moltiplicazione delle offerte e dei competitor. Poi abbiamo assistito alla concentrazione”. Domenico Uggeri, vicepresidente di Zucchetti, in questa intervista parla dall’alto di una posizione di leadership consolidata nei servizi Ict per le imprese (gestionali Erp, etc.) e dall’osservatorio privilegiato che Zucchetti si sta costruendo anche nel settore dei servizi di welfare aziendale. La strategia del Gruppo lodigiano segue sia la linea dello sviluppo per acquisizioni, sia per crescita organica. In poco più di tre anni il Gruppo ha raddoppiato il suo fatturato, superando la soglia degli 850 milioni di euro. Oltre 400mila clienti, 6000 collaboratori, 1500 partner.

Una dimensione che secondo qualche osservatore vorrebbe dire essere pronti alla Borsa.

“Mai dire mai, ma non è un tema all’ordine del giorno. Il progetto industriale sta andando di pari passo al progetto finanziario. E le risorse finanziarie di cui disponiamo sono più che sufficienti per i nostri piani”.

Avete fatto crescita e acquisizioni in molti segmenti, ma vediamo i progetti legati al mondo del welfare aziendale. In questi giorni è stata ufficializzata l’acquisizione di Amilon.

“Sì, ma non si tratta di un’acquisizione solo finalizzata al mondo welfare. Amilon è una società leader nel segmento delle loyalty card, delle gift card, nei voucher e nei coupon elettronici. Quindi si tratta di un mercato più largo rivolto alla gdo, alla ristorazione, al retail, a tutto il mondo consumer. Certo anche i lavoratori dipendenti sono consumatori e non nego che ci possano essere sinergie interessanti per l’offerta di servizi di welfare aziendali, legati a forme di flexible benefit”.

Quindi ci sono margini di sviluppo con DoubleYou, la vostra prima acquisizione nel mercato del welfare aziendale, ormai tre anni fa.

“La maggioranza assoluta in entrambe le aziende ci consente di andare sul mercato con un’offerta completa, che come dicevo, nel caso di Amilon eccedono l’orizzonte del welfare. Certo, per DoubleYou si tratta di un’opportunità per arricchire il marketplace. Ma Amilon continuerà a collaborare con tutti gli operatori del mercato, secondo una strategia di sviluppo che prevede accordi non esclusivi”.

DoubleYou continua a crescere? Rispetto al leader di mercato tra i provider, Easy Welfare, ora entrata nell’orbita dei francesi di Edenred, che posizione occupa?

“In tre anni siamo cresciuti a due, anzi forse a tre cifre. Diciamo che dal 2017 a oggi DoubleYou ha quadruplicato il suo fatturato. Easy Welfare ha iniziato prima, ma DoubleYou è saldamente al secondo posto del mercato. Secondo posto, per ora”.

Ma non basta avere una piattaforma per fare un buon welfare aziendale…

“Infatti l’offerta di DoubleYou è molto più completa. Serve la consulenza. Ci vuole la competenza per allestire e proporre i servizi erogati tramite la piattaforma. Ma siamo gli unici sul mercato che offrono un marketplace utilizzabile anche da un ente terzo. La nostra piattaforma è leader, si mette a disposizione dei soggetti che la rendono disponibile al cliente finale. Abbiamo una rete di partner (associazioni di categoria, soprattutto) molti professionisti, artigiani, commercianti, ma anche le agenzie per il lavoro (da Adecco a Manpower, fino a Randstad) che distribuiscono le nostre soluzioni ai loro associati. Quando rilasciamo la nostra piattaforma ci preoccupiamo della formazione dei nostri utenti. Abbiamo un rigoroso processo di certificazione delle vendite. Prima del rilascio prevediamo una valutazione della struttura ‘lato cliente’ (gli hr manager) attraverso il sistema della consulenza aziendale o delle realtà associative che rappresentano e intermediano le realtà aziendali”.

Servite anche il fronte assicurativo?

“La nostra è una struttura di aggregazione di servizi, per questo collaboriamo con tutti coloro che producono servizi (anche Generali-Welion è nostro partner). Vogliamo erogare contenuti specifici attraverso le nostre soluzioni informatiche (fatturazione elettronica, gestionali buste paga…). Sono molte le compagnie di assicurazione che si affacciano sul mercato del welfare integrativo e aziendale, per offrire prodotti e servizi, a costoro offriamo la nostra piattaforma tecnologica. Il mercato ha bisogno di facilitazioni per continuare a crescere; ci auguriamo che i sistemi di incentivazione crescano (mentre le compagnie di assicurazione inseguono i clienti soprattutto sul fronte della salute e del benessere)”.

E le banche? Ci sono ormai anche le banche che fanno concorrenza nel mercato del welfare aziendale. Voi siete partner di Ubi…

“Le banche stanno cercando di offrire servizi per fidelizzare le aziende clienti, in una stagione in cui i servizi finanziari tradizionali stanno subendo una trasformazione epocale. Alcuni affrontano il mercato del welfare aziendale con convinzione, altri si limitano ad offrire una piattaforma tecnologica. Con Ubi, fino alla fine di quest’anno, tramite DoubleYou, non ci limitiamo a offrire la piattaforma, ma anche un’offerta di servizi consulenziali. L’anno prossimo probabilmente Ubi si strutturerà in modo autonomo sul fronte della consulenza, pur continuando a utilizzare il nostro marketplace”.

(ITALPRESS/WEWELFARE.I).

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