Zenga “Conte juventino ma top, a chi non piace questa Inter…”

Db Milano 03/02/2018 - campionato di calcio serie A / Inter-Crotone / foto Daniele Buffa/Image Sportnella foto: Walter Zenga

ROMA (ITALPRESS) – “A chi non piace questa Inter… Il problema principale è che si fa confusione tra controllo della partita e estetica. L’Inter prende pochi gol, ha la coppia più prolifica del campionato e sta andando a vincere lo scudetto: è superfluo dire se gioca bene o male. Anche ieri ha controllato la partita, senza correre alcun rischio”. A promuovere a pieni voti l’Inter, che con il successo di ieri contro il Cagliari è sempre più lanciata verso lo scudetto, è un grande ex come Walter Zenga, ex portiere nerazzurro attualmente senza panchina. Il fatto che a riportare il titolo all’Inter potrebbe essere un bianconero doc come Antonio Conte “è suggestivo, perchè c’è il suo senso di appartenenza alla Juve, ma è uno dei top professionisti e lo ha dimostrato anche quest’anno – sottolinea Zenga, 60 anni, ex tecnico Catania, Sampdoria e Cagliari, ai microfoni di ‘Radio anch’io sport’, su Rai Radio 1 – Lo spartiacque è stata la doppia sfida allo Shakhtar, da lì Antonio ha cambiato qualcosa e l’Inter è partita…”. Sul futuro societario del club nerazzurro: “E’ un periodo della vita complicato per il Covid e le squadre di calcio vincono di merchandising e abbonamenti e questo potrebbe portare nelle squadre problemi di investimenti. Non so cosa farà la proprietà cinese in futuro, ma l’anno prossimo, per una Champions da protagonista, dovrà fare un paio di innesti, davanti e in mezzo. Per tornare competitiva in Europa non c’è da rifondare ma da ritoccare la rosa, perchè le competizioni diventano lunghe e stressanti: un contro poi è affrontare una Champions da quarta, un altro da tricolore, cambiano anche le responsabilità”. Zenga, si sofferma anche sul Var: “Lo renderei meno ‘segretò, l’allenatore in panchina è l’unico che non ha la possibilità di rivedere l’azione a differenza degli spettatori sugli spalti, quanto torneranno, o di un componente della panchina con il telefonino”. Consigliato a Donnarumma di riflettere bene prima di lasciare eventualmente il Milan, Zenga dice la sua anche su Pirlo: “E’ un allenatore giovane, si è ritrovato una squadra che ha vinto nove campionati e ha sicuramente pagato degli errori di inesperienza. Ma, supportato dalla società, ha risalito la china. Ronaldo? Non è più quello dell’anno scorso e il suo nervosismo è legato non alla squadra ma al fatto che sta riconoscendo che non riesce ad incidere. Da grande uomo e campione – conclude l’ex portiere della Nazionale – è arrabbiato con sè stesso”.
(ITALPRESS).

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