Valditara “Abbiamo il dovere di combattere il bullismo, la scuola non deve lasciare indietro nessuno”

NAPOLI (ITALPRESS) – “La scuola deve essere anche un luogo di divertimento, sport, dove c’è musica, teatro e tante cose belle che vi coinvolgono. Il divertimento vi aiuta”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara durante la visita all’ospedale Pausilipon, a Napoli, in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico 2025/2026.

“La scuola non deve lasciare indietro nessuno, deve essere il luogo del sorriso, delle braccia aperte e della gentilezza, così come del rispetto delle regole di una comunità. Ed è qui che voglio ribadire che abbiamo il dovere di combattere ogni forma di bullismo, di prevaricazione, di violenza. Nello stesso tempo, dobbiamo pretendere che ovunque nel mondo si abbia rispetto della vita di ogni giovane“, ha poi aggiunto nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico al complesso scolastico Rossini-Boccioni-Labriola di Napoli. “La scuola – aggiunge Valditara – deve essere sempre consapevole del suo ruolo essenziale nella costruzione delle basi di una società aperta e democratica, capace altresì di dialogare con chiunque, perché il dialogo è la premessa del rispetto e senza rispetto, senza una cultura del rispetto, non è possibile autentica solidarietà, positiva inclusione, reale integrazione, e nemmeno vera pace, il valore fondamentale della nostra civiltà”.

“Ridurre i divari tra i tanti territori di cui si compone la nostra Repubblica e sostenere le scuole i cui studenti mostrano fragilità negli apprendimenti, sono due priorità per realizzare davvero una scuola costituzionale”, ha proseguito. “La scuola – dice Valditara – deve essere un fattore decisivo di unione della nazione. I risultati importanti di Agenda Sud, e del decreto Caivano, ottenuti in particolare in questa regione, la Campania, dove gli apprendimenti delle scuole coinvolte sono doppi rispetto alle altre scuole, ci incoraggiano a proseguire nell’azione intrapresa”.

“Il nuovo Esame di Stato è tornato a chiamarsi Esame di Maturità per sottolineare la necessaria personalizzazione dell’istruzione e avrà come obiettivo quello di valutare la crescita complessiva dello studente, il suo grado di autonomia e responsabilità, che sono le precondizioni per una autentica libertà”, ha concluso il ministro.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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