Un nuovo logo per il Policlinico universitario di Palermo

PALERMO (ITALPRESS) – Ha un nuovo logo il Policlinico Universitario Paolo Giaccone di Palermo. Oggi, sono state presentate le novità, i progetti, le prossime attività, la ridefinizione della struttura organizzativa, gli aggiornamenti sui lavori di ristrutturazione e sugli spazi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria.
“Inizia un nuovo anno – ha detto il Rettore Fabrizio Micari – una nuova fase del policlinico e ci è sembrato opportuno incontrare in modo allargato, la scuola di medicina con i direttori dei dipartimenti, per presentare quelle che sono alcune linee guida dell’azione che insieme al commissario straordinario abbiamo intenzione di portare avanti”.
La prima novità riguarda appunto il logo aziendale che è stato ridisegnato per meglio rappresentare le due realtà in cui vive il policlinico: l’ospedale e l’università. Da un lato quindi la trinacria con il dio Mercurio e la dea Minerva a ricordare l’Università e dall’altro lato, i rami d’ulivo ed il bastone di Asclepio come simboli della medicina. Dal punto di vista amministrativo l’importante novità è stata comunicata dal commissario straordinario Alessandro Caltagirone, nominato a luglio, che ha preannunciato la firma, durante il prossimo Consiglio di Amministrazione di giovedì dell’atto che identificherà l’azienda ospedaliera come unico soggetto attuatore di tutti gli interventi rimasti in sospeso fino ad adesso.
“Sapete meglio di me, – ha aggiunto Caltagirone – perchè l’avete vissuto durante questo ultimo decennio di ristrutturazione, con tutte le difficoltà che ci sono state con i cantieri aperti all’interno del Policlinico che, non vedere il completamento di queste opere, lascia tutto in sospeso non permettendo di godere dei benefici finali. Tutto questo era successo perchè si era aperto un contenzioso con la ditta che stava eseguendo i lavori che ha costretto a fermare gli stessi lavori.” Altre novità riguardano il completamento di alcune attività iniziate durante l’estate. Tra queste i lavori per l’attivazione dei posti letto che si trovano in clinica oculistica, un reparto che non è mai stato utilizzato perchè carente degli impianti dei gas medicinali. Come spiegato dal commissario straordinario il lavoro dovrebbe essere chiuso per fine settembre, dando la disponibilità di un intero reparto. Poi il completamento dei sette posti di terapia intensiva. “Questo lavoro l’abbiamo avviato prontamente al mio arrivo – ha aggiunto Caltagirone – si tratta di un affidamento fatto a metà Luglio e che vedrà il completamento il 15 ottobre. Credo che sia un intervento fatto in tempi record per dare l’immediata disponibilità di posti letto in più di terapia intensiva che attualmente sono soltanto otto, penalizzando il policlinico e limitando l’attività chirurgica, considerando anche che questi unici otto posti sono al servizio di tutta la provincia e del 118”.
In autunno è prevista l’attivazione dell’ex Istituto Materno Infantile. “Su questo punto – ha detto il commissario straordinario – negli ultimi giorni si è creata un pò di confusione, perchè sono stati messi in giro negli ultimi giorni degli atti risalenti a giugno che vedevano l’ex Imi, nuovamente tra le strutture che potevano ospitare casi Covid-19. In realtà c’è un’interlocuzione con l’assessore Razza per destinare l’Imi a tutt’altro. Infatti l’Imi non è adatta a trattare il Covid-19, in quanto è una struttura indipendente a cui mancano tutte le specialistiche che consentono di trattare il paziente covid – positivo. L’attività per cui si presta l’ ex istituto è legata ad un ospedale di genere, dedicato alla donna. Abbiamo intenzione di riattivarlo, cercando di portare anche la procreazione medicalmente assistita. Esiste un accordo tra il Policlinico e l’azienda Villa Sofia-Cervello che attualmente vede questo tipo di servizio all’interno del Cervello che però è identificato come ospedale Covid. Pertanto nei prossimi giorni ci incontreremo con i colleghi delle altre due strutture, cioè dell’Asp e del Cervello, ed insieme all’assessore formalizzeremo questa nostra disponibilità ad accogliere la Pma all’interno dell’Imi”.
(ITALPRESS).

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