Acciaieria Azovstal in mano ai russi, arresi i combattenti

- Mariupol, Ukraine -20220517- VIDEO AVAILABLE: CONTACT [email protected] This footage, released by the Russian Ministry of Defence and shared by Mariupol City Council officials, shows the surrender of defenders from Ukraine’s Azov Regiment on Tuesday (17May2022). The soldiers had held out from Russian attacks in Mariupol’s Azovstal steelworks for 82 days before obeying an order from Ukrainian military leaders to lay down their arms following an agreement to evacuate and treat the wounded. According to Ukraine’s Deputy Defence Minister Hanna Malyar, 53 seriously wounded servicemen have been evacuated since the agreement to lay down arms on Monday. Russian sources put the number of seriously wounded at 51, claiming 265 soldiers had surrendered in total. The most badly wounded have reportedly been taken to the Russian controlled town of Novoazovsk, 30 miles East of Mariupol, for treatment, while the others are being taken to Olenivka, 55 miles North. Ukrainian officials have stated they plan to exchange the Azovstal defenders for Russian prisoners of war - though no official agreement is yet in place. The fighters have held out despite heavy Russian bombardment of the plant, utilising its basements and bunkers. However, in recent weeks their situation had become more desperate due to a lack of food, medical supplies and ammunition. The evacuation seems to bring to an end the bloodiest episode of Russia’s war in Ukraine war to date. The city of Mariupol has been left in ruins, with tens of thousands of its citizens believed dead. -PICTURED: General View (Ukrainian Defenders Lay Down Their Arms After 82 Day Battle Over Azovstal Steelworks) -PHOTO by: Ministry of Defence of the Russian Federation/Cover Images/INSTARimages.com -51538536.jpg This is an editorial, rights-managed image. Please contact Instar Images LLC for licensing fee and rights information at [email protected] or call +1 212 414 0207 This image may not be published in any way that is, o

La difesa dell’acciaieria Azovstal di Mariupol è terminata e lo stabilimento ora è in mano ai russi. A darne notizia il ministero della Difesa russo. L’area dello stabilimento Azovstal di Mariupol, dove era asserragliato un gruppo di combattenti ucraini, è stata “completamente liberata”, ha affermato la Difesa di Mosca. “Le strutture sotterranee dell’azienda, dove si erano nascosti i militanti – ha spiegato -, sono passate sotto il pieno controllo delle Forze armate russe”. Secondo i numeri diffusi dai russi (ma non confermati da Kiev), dal 16 maggio, “hanno deposto le armi e si sono arresi” 2.439 combattenti che si trovavano all’interno dell’impianto. Ieri è uscito dallo stabilimento anche l’ultimo gruppo, che conterebbe 531 militanti. Tra questi anche il comandante del battaglione d’Azov, che è stato allontanato a bordo di uno speciale veicolo blindato per “l’odio dei residenti di Mariupol e il desiderio dei cittadini di massacrarlo per le sue numerose atrocità”, ha aggiunto la Difesa di Mosca. Il ministro della Difesa Sergei Shoigu, infine, ha informato il presidente russo Vladimir Putin del “completamento dell’operazione e della completa liberazione della centrale e della città di Mariupol dai militanti ucraini”. Nel suo ultimo video diffuso dallo stabilimento, il comandante del battaglione d’Azov, Denis Prokopenko, ha spiegato che l’ordine di smettere di combattere è arrivato da Kiev. “Il comando militare superiore ha dato l’ordine – ha detto Prokopenko – di salvare la vita dei soldati della nostra guarnigione e di smettere di difendere la città di Mariupol”. Adesso per Kiev occorrerà trattare per giungere a un accordo di scambio dei prigionieri. L’operazione, infatti, appena partita, era stata presentata dalle autorità ucraine come una missione di evacuazione che avrebbe portato a una procedura di scambio. “L’Ucraina ha bisogno di eroi vivi, questo è il nostro principio”, aveva detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky quando a inizio settimana era stata annunciata l’operazione. Intanto, nell’ottantasettesimo giorno di guerra, i combattimenti nel paese continuano. I russi “non smettono di condurre operazioni offensive” nell’area orientale dell’Ucraina per “stabilire – afferma lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nell’ultimo aggiornamento – il pieno controllo del territorio delle regioni di Donetsk e Lugansk e mantenere il corridoio di terra con la Crimea temporaneamente occupata”. Novità anche nei rapporti internazionali. Mentre si discute sull’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato, da Helsinki arriva una notizia: la fornitura di gas naturale dalla Russia alla Finlandia è stata interrotta a partire da questa mattina. Lo ha riferito la compagnia finlandese Gasum, spiegando di essere stata informata dal fornitore Gazprom nel pomeriggio di ieri. “A partire da oggi – spiega la compagnia energetica -, durante la prossima stagione estiva, Gasum fornirà ai propri clienti gas naturale da altre fonti attraverso il gasdotto Balticconnector”, che collega la Finlandia all’Estonia. (ITALPRESS).

 

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