Testa vince l’oro mondiale a Nuova Delhi, Chaarabi argento

NUOVA DELHI (INDIA) (ITALPRESS) – Un oro e un argento. Due grandi imprese che colorano di tricolore il ring indiano di Nuova Delhi e che danno lustro all’intero movimento del pugilato italiano. La Nazionale femminile fa centro all’IBA Women’s World Boxing Championships 2023, riportando a casa due straordinarie medaglie: l’oro di Irma Testa nei 57 Kg, che ha dominato, con intelligenza, per 5-0 sulla kazaka Ibragimova, e l’argento di Sirine Charaabi che nei 52 ha perso con onore per 0-5 contro l’esperta cinese Wu.
Irma Testa corona, dunque, un altro sogno, diventando campionessa del mondo. Di Torre Annunziata, classe ’97, cresciuta a pane e boxe dal Maestro Lucio Zurlo, oggi brilla nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, punta di diamante della Nazionale femminile nel road to Parigi 2024. Nell’aprile 2016 ha ottenuto la qualificazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, diventando la prima pugile italiana a disputare i Giochi Olimpici, argento al Mondiale di Istanbul 2022, oro agli Europei di Alcobendas 2019, straordinario bronzo ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, prima medaglia nella storia del pugilato femminile, e oggi, con il potere del coraggio ha raggiunto un altro traguardo storico, conquistando il titolo iridato.
“Sono molto felice della medaglia d’oro che ho messo al collo – commenta la “Butterfly” azzurra – perché sto lavorando da anni, sacrificando tutto, la mia adolescenza, la mia vita, per inseguire un sogno e se questi sono i risultati vorrei farlo per altri venti anni. Ora l’obiettivo è la qualificazione olimpica e sono ancora più motivata verso la meta”.

Grande emozione per Sirine Charaabi, classe ’99, di origine tunisina, trasferitasi a due anni con la famiglia a San Prisco in provincia di Caserta, dove è stata allenata dal maestro Giuseppe Perugino per poi passare anche lei al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro. Una guerriera nella vita e nello sport. Nel 2021 ha vinto il campionato assoluto elite. Dopo la vittoria è anche arrivata una telefonata dalla prefettura di Caserta per la notifica di accettazione di cittadinanza che aspettava da anni. Da quel giorno la sua vita sportiva è cambiata e, dopo l’oro ai Campionati Europei Under 22 di Roseto degli Abruzzi, oggi ha regalato all’Italia una meritatissima medaglia d’argento. “Sono davvero emozionata e contenta per il percorso che ho fatto in questo mondiale – dichiara soddisfatta Charaabi -. Sono cresciuta sia come atleta che come persona. Questo risultato non nasce dal nulla ma è frutto del lavoro di un intero staff e voglio ringraziare tutti, dal primo all’ultimo. La finale mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca ma non mi posso lamentare perché sono sulla strada giusta per ottenere grandi risultati”.

Grande soddisfazione per il presidente della Federazione Pugilistica Italiana, Flavio D’Ambrosi, che può esultare per l’ennesimo obiettivo centrato. “L’Italia pugilistica è ancora una volta sul tetto del mondo. Ai Campionati Mondiali Femminili Elite, presenti 78 nazioni e 324 atlete, si torna con due splendide medaglie (oro e argento). Non succedeva dal 2002, oltre 20 anni fa, di vincere un oro e un argento nel mondiale femminile – sottolinea il numero 1 della boxe tricolore -. Senza essere esageratamente sciovinisti, forse il bottino di medaglie avrebbe potuto essere più cospicuo se non ci fossero state discutibili scelte arbitrali. Peraltro, anche il pugilato Pro è salito prepotentemente alla ribalta, a testimonianza dell’ottimo stato di salute che sta vivendo il pugilato italiano”.

“Vorrei ringraziare l’intera spedizione che ha partecipato ai Campionati mondiali femminili: dalle atlete azzurre, passando per lo staff tecnico – capitanato dal coach Renzini e coordinato dal vice presidente Giancarlo Ranno – fino al Team leader. il consigliere federale Mariangela Verna”, ha aggiunto il presidente D’Ambrosi. Una soddisfazione immensa per il DT Emanuele Renzini, coadiuvato da Riccardo D’Andrea e Massimiliano Alota: “Una eccezionale prestazione di aquadra coronata da due splendide finali. Irma immensa, da 8 anni mancava un titolo iridato (Mesiano 2016) e quello della nostra azzurra è arrivato al momento giusto, cioè alla vigilia delle qualificazioni olimpiche dove si presenterà come atleta da battere. Grande anche Sirine che si toglie lo sfizio di fare la finale bruciando le tappe del suo percorso sportivo. Unico rammarico sono le ragazze che non sono potute salire sul podio per banali errori arbitrali”.
Queste due medaglie sono il miglior bottino (insieme a quello del 2002 ad Antalya in cui Simona Galassi vinse l’oro e Marzia Davide conquistò un argento) mai ottenuto dalle azzurre in un mondiale. L’ultimo oro iridato della boxe femminile è stato quello di Alessia Mesiano nel 2016.

– Foto Ufficio Stampa Federpugilato –
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]