CATANZARO (ITALPRESS) – Per la terza (e, molto probabilmente, ultima) volta, la Rai saluta l’arrivo del nuovo anno dalla Calabria. Il tradizionale programma del 31 dicembre, “L’anno che verrà”, affidato ancora a Marco Liorni, quest’anno andrà in onda in diretta dal mega palco allestito sul lungomare di Catanzaro. L’appuntamento è fissato intorno alle 21.00 su Rai1 (e su RaiPlay e Rai Radio1), subito dopo il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. Ad animare le oltre quattro ore di musica, comicità e spettacolo sarà un cast variegato e pensato per gli spettatori di tutte le età: Serena Brancale, Massimo Ranieri, Anna Oxa, Sal da Vinci, Orietta Berti, Cristiano Malgioglio, Rocco Hunt, Patty Pravo, Clementino, Nino Frassica (in forse a causa della febbre alta) e Los Plaggers Band con Gigi Rock, Nina Zilli, Neri per Caso, Settembre, Samurai Jay, Cecilia Gayle, Cugini di Campagna, Ice Mc, Ivan Cattaneo, Gazebo, Rosanna Fratello e Antonino. A Nina Zilli sarà affidato anche il compito di promuovere la Calabria con le tradizionali “cartoline” mentre la big band diretta dal Maestro Stefano Palatresi suonerà dal vivo i più grandi successi del presente e del passato.
“Sono felice di stare sul quel palco, è bello ed emozionante” dice Marco Liorni che, memore di ciò che è successo lo scorso anno (l’insulto di Angelo dei Ricchi e Poveri a un tecnico), si augura come unico imprevisto “una bella nevicata!”. Indicando con “Anema e core” di Serena Brancale la “sua” canzone del 2025 e augurando per il 2026 “tanta fortuna a tutti e più ascolto degli altri, troviamo un modo per parlarci”, il conduttore commenta la convenzione tra la Rai e la Regione Calabria: “Quello che sta dando la Rai all’immagine della Calabria, soprattutto con ‘L’anno che verrà’, è molto importante” dice.
Ed è solo l’inizio delle lodi, tessute in primis dal presidente della Regione Roberto Occhiuto: “Per il Capodanno con la Rai abbiamo speso circa 500-600 mila euro l’anno e altrettanto abbiamo fatto perché la Rai ospiti le bellezze della Calabria in 50 trasmissioni (come “Linea Verde”, “Linea Bianca”, ecc, ndr). Il Capodanno è l’evento più importante ma l’accordo con Rai Com prevedere che la Calabria sia raccontata nelle sue eccellenze, la cultura, i borghi nelle altre 50 trasmissioni. Queste, in tre anni, sono state viste da 187 milioni e mezzo di spettatori: quale altro investimento avrebbe avuto gli stessi risultati? Per un solo artista a Capodanno un comune per un solo artista spende 200-300 mila euro”.
Sull’argomento, Occhiuto è un fiume in piena: “Questa regione è stata sempre raccontata per i problemi e mai per le eccellenze. Ci vuole coraggio per iniziative del genere. I calabresi hanno la sindrome di Calimero, si ritengono vittime del destino cinico e baro” dice. E ce n’è anche per chi polemizza su questi investimenti: “Queste risorse possono essere spese solo per la promozione del territorio. Invece che per sagre e festicciole di paese abbiamo scelto di investirle con la Rai. A Catanzaro c’è uno dei mari più belli del mondo. E questa regione merita persone che la amino sia tra chi la governa sia tra chi la abita. Le iniziative in cui si parla bene della Calabria per tre anni servono anche a costruire una maggiore consapevolezza della regione che abbiamo”. Sulla stessa linea il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorito: “Per la nostra città questa è una fine d’anno un po’ speciale: domani sarà inaugurata la metro. Fino a due anni fa era impensabile e penso che questo possa dare grande fiducia alla nostra città e a tutta la Calabria”.
Per il sindaco, “la narrazione serve anche a dare fiducia. È vero, l’attività ricettiva è ancora molto ridotta a fronte dei grandi numeri quasi imbarazzanti di pernottamenti. Ma l’amministrazione sta facendo molto: Catanzaro sta diventando un centro fieristico importante e abbiamo una sfida da vincere con le risorse per il porto. Avremo anche altri grandi eventi come la 1° tappa del Giro d’Italia a maggio e il concerto di Jovanotti. Il resto deve farlo il mercato”. Perché, come sottolinea Occhiuto, “la Calabria è la regione italiana che ha avuto più arrivi di stranieri con tre aeroporti che stanno crescendo moltissimo. Ma il turismo non è ancora saturo e vorremmo che all’intervento pubblico si aggiungesse anche quello privato, è importante che ci sia una ripresa dell’attività imprenditoriale privata”.
Soddisfazione per la convenzione tra Rai e Calabria è espressa anche dal presidente della Calabria Film Commission Anton Giulio Grande, dal direttore dell’Intrattenimento Prime Time Williams Di Liberatore e dall’amministratore delegato di Rai Com Sergio Santo che qui gioca in casa, essendo nato a Catanzaro: “Il bilancio di questi tre anni di convenzione è positivo, sono molto orgoglioso – dice – Abbiamo prodotto centinaia di migliaia di ore con programmi che, grazie a Rai Italia, si vedono anche all’estero”.
-Foto IPA Agency-
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