Coronavirus, restrizioni prorogate al 13 aprile

ROBERTO SPERANZA, MINISTRO DELLA SALUTE

La battaglia con il Covid-19 sarà ancora lunga, per questo il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha confermato il prolungamento delle misure di contenimento fino a dopo Pasqua, il 13 aprile. “La fase di convivenza con il virus andrà gestita con il Comitato tecnico-scientifico sbagliare i tempi o anticipare alcune mosse finirebbe per vanificare il lavoro fatto in queste difficilissime settimane” ha detto il ministro, in Senato, nel corso di un’informativa “attenzione a non commettere errori adesso, attenzione ai facili ottimismi che possono vanificare i sacrifici, attenzione a non confondere i primi segnali positivi con un segnale di cessate allarme, siamo sulla strada giusta. La battaglia è ancora lunga, non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia, la strada da percorrere è ancora lunga, senza il vaccino non sconfiggeremo mai il Covid”. Per Speranza “e’ l’ora della cooperazione internazionale, nessuno si salva da solo, abbiamo bisogno che l’Europa cambi le sue politiche datate, non possiamo consentire che ad una crisi sanitaria si sommi una crisi economica e sociale”. Siamo ancora in piena emergenza, non e’ il tempo delle analisi, delle cose che non hanno funzionato, il ministro della Salute ha ricordato tutte le misure messe in campo dall’Italia: “siamo un grande paese che ha svolto un lavoro serio, le prime misure sono state adottate il 22 gennaio, e il 31 gennaio il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza, siamo stati i primi a denunciare la possibilità di un’estensione del contagio. Abbiamo adottato misure proporzionali all’estensione del contagio, misure replicate da molti paesi del mondo. E’ stata ed è ancora durissima, contro un nemico invisibile e sconosciuto stiamo affrontando sfide inedite e difficilissime, la risposta c’è stata ed è tutt’ora in corso”. Speranza ha ringraziato tutti, dai cittadini che si sono impegnati a rispettare le limitazioni ai sanitari impegnati in prima linea e per questo, si pensa al dopo : “dobbiamo uscire da questa crisi più forti di come siamo entrati, avremo tempo e modo di valutare ogni atto, il servizio sanitario universale del nostra paese, è il patrimonio più prezioso che possa esserci su di esso dobbiamo investire con tutta la forza che abbiamo” ha concluso “dobbiamo fare un investimento strategico sulla salute”.

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