di Stefano Vaccara
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Shock negli Stati Uniti per l’assassinio di Charlie Kirk, 31 anni, fondatore del movimento giovanile conservatore Turning Point USA e considerato uno dei più stretti alleati del presidente Donald Trump. Kirk è stato colpito a morte mercoledì sera mentre parlava a un evento nel campus della Utah Valley University, a Orem.
Secondo la portavoce dell’ateneo, Ellen Treanor, l’aggressore avrebbe sparato da un edificio distante oltre 100 metri, il Losee Center, circa venti minuti dopo l’inizio del discorso di Kirk. Il campus è stato immediatamente chiuso e le lezioni sospese. In un primo momento era circolata la notizia di un arresto, ma le autorità hanno poi chiarito che la persona fermata non era il responsabile.
Al momento la caccia all’uomo resta aperta e l’indagine è in corso. Il presidente Trump ha espresso cordoglio con un messaggio sui social: “Il grande, anzi leggendario, Charlie Kirk, è morto. Era amato e ammirato da tutti, soprattutto da me, e ora non è più con noi”. La Casa Bianca ha ordinato che le bandiere americane siano issate a mezz’asta fino a domenica sera.
Kirk era da oltre un decennio un volto noto della destra conservatrice americana. Co-fondatore di Turning Point USA nel 2012, aveva trasformato l’organizzazione in una piattaforma capace di mobilitare centinaia di migliaia di studenti e simpatizzanti, con frequenti eventi nei campus universitari. Negli ultimi anni aveva consolidato un rapporto diretto con Trump, al punto da partecipare ai processi informali di selezione dei futuri nominati dell’amministrazione.
La notizia della sua uccisione ha suscitato una valanga di reazioni bipartisan. Numerosi parlamentari repubblicani hanno denunciato l’attacco come un “atto vile contro la libertà di parola”. Dal fronte democratico, il governatore della California Gavin Newsom ha scritto che la violenza è “disgustosa, spregevole e riprovevole”, mentre la leader democratica alla Camera, Hakeem Jeffries, ha parlato di “un colpo alla democrazia che non può e non deve essere tollerato”.
Oltre mille persone erano presenti all’evento nel campus al momento degli spari. Testimoni hanno raccontato scene di panico e confusione, con centinaia di studenti e partecipanti in fuga. Video amatoriali diffusi online mostrano il momento in cui Kirk viene colpito e il caos immediatamente successivo. “Sono senza parole. È un attacco all’intera comunità americana”, ha commentato il senatore repubblicano Lindsey Graham. I
ntanto, l’FBI e le autorità locali collaborano per identificare l’autore della sparatoria, mentre cresce la tensione politica attorno a un episodio che segna un nuovo drammatico capitolo nella stagione di violenza e divisione che attraversa il Paese.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).