Shoah, Quattro nuove pietre di inciampo a Parma

PARMA (ITALPRESS) – Si è svolta questa mattina a Parma la cerimonia di posa di quattro nuove Pietre d’Inciampo. L’iniziativa rientra nell’ambito di quelle previste a Parma in occasione del Giorno della Memoria, per ricordare le vittime dell’Olocausto, nell’anniversario della data in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono i pochi superstiti del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, nel 1945. La Cerimonia, promossa da ISREC – Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea – insieme al Comune di Parma – Assessorato a Partecipazione, Associazionismo e Quartieri, ha preso avvio in borgo della Pace 8, con la posa della pietra dedicata a Sergio Larini, soldato del 33° Reggimento di Artiglieria della Divisione “Acqui”, scampato all’eccidio di Cefalonia, fu catturato dai tedeschi sull’isola greca il 23 ottobre 1943. Internato in diversi campi, fuggito dal campo di Hohenstein, in Prussia Orientale, catturato nuovamente dai tedeschi e infine liberato dalle truppe sovietiche, nel maggio 1945.
La Presidente di Isrec, Carmen Motta, ha sottolineato come “attraverso le pietre di inciampo ricordiamo tutti coloro che hanno sacrificato le loro vite per permettere a noi di vivere in democrazia e libertà”. “Le Pietre d’Inciampo – ha rimarcato il Sindaco Michele Guerra – rappresentano la necessità di una memoria ampia che segna la città. Sono una mappa che interroga chi le incontra, sono la testimonianza della storia umana e politica di persone che hanno creduto negli ideali di democrazia e libertà che oggi anche noi siamo chiamati a portare avanti”.
La cerimonia è proseguita in via XX Marzo 9, con la posa della pietra dedicata a Luigi Lusardi. Entrò a far parte della Resistenza già nel 1943 e divenendo uno dei membri del CLN di Parma. Il 31 gennaio 1944 fu arrestato a Parma e portato nel carcere di San Francesco. Internato a Fossoli, venne poi deportato a Mauthausen. Trasferito infine nel sottocampo di Ebensee, morì nel lager il 20 febbraio 1945.
In via Racagni 12, è stata posata la pietra dedicata a Marcellino Jannucci. Sottotenente del III Battaglione dell’83° Reggimento Fanteria “Venezia”, catturato dai tedeschi il 10 ottobre 1943 sul fronte balcanico. Prigioniero di guerra, prima a Belgrado, poi a Semlin e infine nel campo di concentramento di Ebensee, in Austria, dove rimase fino all’arrivo delle truppe americane, che liberarono il lager nel maggio 1945. In via Navetta, all’altezza del civico 33, è stata posata la pietra dedicata a Luciano Iaschi, Partigiano della 31° Brigata Garibaldi “Copelli” viene catturato dai tedeschi a Varano dè Melegari, durante un rastrellamento. Internato dapprima nel campo di transito di Bolzano poi a Mauthausen e infine nel sottocampo di Gusen dove morirà il 18 aprile.

foto: ufficio stampa Comune di Parma

(ITALPRESS).

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