Sequestro e arresti per lavori “Ponte Morandi” Catanzaro

CATANZARO (ITALPRESS) – Un grave quadro indiziario a carico di imprenditori attivi nel settore delle costruzioni e dei lavori stradali che, a causa di problemi finanziari, con la complicità del direttore dei lavori e di un ingegnere, avrebbero impiegato un tipo di malta di qualità scadente, ma più economico di quello inizialmente utilizzato, nel corso dei lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino del calcestruzzo del ponte “Morandi” e di rifacimento dei muri di contenimento di un tratto della Strada Statale 280 “dei Due Mari”.
E’ quanto emerso dall’inchiesta dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, che hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale del Catanzaro, nei confronti di sei persone indagate a vario titolo per trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, corruzione in atti giudiziari, associazione per delinquere, frode nelle pubbliche forniture, con l’aggravante di aver agevolato associazioni di tipo mafioso.
In particolare, nei confronti di quattro indagati è stata disposta la misura custodiale (tre in carcere ed una agli arresti domiciliari), mentre gli altri due sono stati raggiunti dalla misura dell’interdizione dall’esercizio delle attività professionali. Il GIP ha anche disposto il sequestro preventivo di tre società di costruzione e di oltre 200.000 euro quale profitto dei reati contestati. Sequestrati, con facoltà d’uso, anche il viadotto “Bisantis” e la galleria “Sansinato”, allo scopo di svolgere accertamenti di natura tecnica.
Dalle indagini è risultato che i due imprenditori consapevoli del rischio di incorrere in misure di prevenzione di natura patrimoniale, hanno costituito delle società intestandole fittiziamente a una loro collaboratrice, pur mantenendone il controllo di fatto. Una di queste società, di cui sarebbero titolari di fatto, si è aggiudicata i lavori di manutenzione straordinaria del ponte “Morandi” e della SS 280.
“L’indagine che ha coinvolto imprenditori e
funzionari riguardo ai lavori di manutenzione straordinaria del
Ponte Morandi e di parte della SS280, come ogni procedimento
giudiziario, non potrà che contribuire a spazzare via ogni
possibile dubbio sugli interventi che riguardano la storica e
principale infrastruttura di accesso alla città. Per quanto mi riguarda, voglio ricordare che per il nostro ponte, negli scorsi anni, ho sollecitato, e ottenuto in tempi abbastanza rapidi, una risposta concreta da parte dell’Anas per la progettazione e il finanziamento dei lavori di rifacimento delle parti esterne, quando iniziavano ad intravedersi primi segni di ammaloramento” ha dichiarato il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. “Il ponte non è stato interdetto all’utilizzo, perchè secondo gli inquirenti non vi sono segnali di pericolo, ma l’auspicio è che, fatti tutti i doverosi accertamenti del caso, non si registrino ritardi rispetto all’ultimazione dei lavori e, quindi, alla totale riapertura della circolazione sul viadotto” conclude.
Anas in una nota afferma che “sta fornendo tutta la necessaria collaborazione alle Autorità inquirenti”. “Anas conferma la sicurezza statica delle opere, poiché il sequestro riguarda il risanamento di alcune porzioni delle infrastrutture, senza impatto per la viabilità. Entrambe le opere sono aperte al traffico”.
(ITALPRESS).

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