Sanremo, Fiorello si veste da De Filippi e reunion Ricchi e Poveri

L’ingresso di Rosario Fiorello travestito da Maria De Filippi, il lungo applauso omaggio a Fabrizio Frizzi in
quello che sarebbe stato il giorno del suo 62° compleanno raccolto da Carlotta Mantovan; Nole Djokovic che accenna “Terra Promessa”; il duetto tra Massimo Ranieri e Tiziano Ferro in “Perdere l’amore” che finisce con una standing ovation; l’esibizione di Paolo Palumbo, lo chef sardo affetto da Sla che aveva presentato il pezzo “Io sto con Paolo” alle selezioni di Sanremo Giovani («La mia non è la storia di un ragazzo sfortunato, ma quello di un ragazzo che ha lottato per raggiungere i propri sogni»); la reunion de I Ricchi e Poveri, il monologo sulla libertà di stampa
della giornalista del Tg1 Emma D’Aquino, una delle donne della serata con l’altra giornalista della stessa testata Laura Chimenti e Sabrina Salerno.
Sono tanti i momenti da ricordare di questa seconda serata del Festival di Sanremo 2020. Intanto Fiorello che è uno che onora le promesse: durante la prima puntata del Festival di Sanremo 2020 aveva promesso che, in caso di share elevato, si sarebbe presentato abbigliato da Maria De Filippi. E l’ha fatto: parrucca bionda, tacchi e caramella in bocca è entrato in scena scendendo le scalinate dell’Ariston. «Una cosa così non l’ho mai fatta. Il mio problema è Techetechetè, questa cosa rimarrà per sempre, ma io ho una famiglia a casa», ha esclamato lo showman. «Sembro Boris
Johnson piastrato, Barbara D’Urso mi inviterà come caso umano», esclama andando ad abbracciare il direttore di Raiuno Coletta seduto in prima fila. E mentre Amadeus gli consegna i fiori di Sanremo arriva in diretta la telefonata di Maria De Filippi: «Posso dirti buonasera?».

Questo è stato solo il prologo dello show di “Ciuri”, così come lo chiama l’amico Amadeus. « Festival mi ha fatto impazzire, sto facendo delle cose…», dice lo showman siciliano che, nell’ordine, trasforma l’Ariston in una discoteca al ritmo di Staying Alive, inanella una battuta dopo l’altra: «Spero che i Ricchi e Poveri mi facciano duettare (si dice così’) con loro, mi metto in mezzo e faccio il reddito di cittadinanza»; «Amadeus hai fatto il 52%, vai col Pd»; «Quando ho ricevuto i fiori mi è piaciuto. Voglio parità: dovete dare i fiori anche ai maschi. C’è del fiorismo, del razzismo floreale». E poi canta, «perché è quello che ho sempre voluto fare», con sei coristi “La classica canzone sanremese” citando Vasco Rossi, Fiorello, Totò Cutugno, Ultimo, Eros, Si può dare di più e quel Marco de La solitudine. Coi Ricchi e Poveri, naturalmente, Fiorello ci canta davvero Che sarà per poi palesarsi, a fine serata, in sala stampa per ritirare il “Lumino d’oro”, ovvero uno dei vasetti similcimiteriali con i fiori che allietano i tavoli della sala stampa. E ancora sul palco arrivano gli ospiti Zucchero e Gigi D’Alessio. E poi ci sono le canzoni, certo. Tra le Nuove Proposte vanno avanti Fasma, con il 51% dei voti della giuria demoscopica su Gabriella Martinelli e Lula, e Marco Sentieri con il 54% delle preferenze su Matteo Faustini.
In gara tra i Campioni, non esattamente uno dopo l’altro, passano nell’ordine Piero Pelù con “Gigante”; Elettra Lamborghini con “Musica (e il resto scompare)” che, fasciata in una tuta-pantaloni nello stile Abba, non rinuncia al twerking; Enrico Nigiotti con “Baciami adesso”; Levante con “Tikibombom”; i Pinguini Tattici Nucleari che rallegrano con “Ringo Starr”; Tosca che con classe canta “Ho amato tutto”. E ancora Francesco Gabbani con “Viceversa”; Paolo Jannacci con “Voglio parlarti adesso”; Rancore con “Eden”, il grande contestato della vigilia Junior Cally con
“No grazie”; Giordana Angi con “Come mia madre”; Michele Zarrillo con “Nell’estasi e nel fango”.
(ITALPRESS).

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