Sanità, in E.Romagna via libera a progetto torre biomedica Sant’Orsola

BOLOGNA (ITALPRESS) – Cinque piani fuori terra, attorno a una corte centrale, e due livelli interrati. Sale studio, laboratori di ricerca e un padiglione didattico. Procede il percorso verso la realizzazione della torre biomedica, complesso di edifici destinati alla didattica e alla ricerca biomedicale all’interno del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Un progetto finanziato dall’Università, che rientra nell’ampio piano di investimenti – per il quale la Regione Emilia Romagna ha già assegnato oltre 57 milioni di euro – che innalzerà ulteriormente l’eccellenza, all’interno dalla sanità regionale e nazionale, della struttura ospedaliero-universitaria di Bologna. Dopo Città metropolitana e Comune, anche la Giunta regionale dell’Emilia Romagna ha formalizzato in una delibera il proprio assenso all’intesa per la realizzazione delle opere previste nel progetto. “Ci auguriamo che i lavori possano partire al più presto – commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – Il progetto della torre sarà ‘consacratò alla ricerca e alla didattica”. Come spiegato dal rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini, “quello della torre biomedica è il più grande investimento dell’Alma Mater presso il comparto ospedaliero del Sant’Orsola; con l’ulteriore via libera della Regione contiamo di proseguire bandire i lavori entro il 2020 e iniziare l’anno seguente”. Per costruire la torre biomedica – secondo il cronoprogramma, la conclusione dei lavori è prevista entro il 2023 – sarà necessario procedere alla demolizione, per fasi, dei padiglioni 22 (Isola ecologica) e 17 (Palazzina Cup), in cui verrà mantenuta parte del livello interrato esistente. Seguirà la costruzione di due edifici dedicati rispettivamente alla ricerca scientifica e alla didattica. La torre si svilupperà per cinque piani fuori terra attorno a una corte centrale e due livelli interrati. Il progetto prevede anche sale studio e laboratori di ricerca, mentre il padiglione didattico, collegato funzionalmente con il piano terra della torre, si svilupperà su due piani mantenendo parte dell’interrato esistente del padiglione 17.
(ITALPRESS).

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