Salaris “Sforzo straordinario per modernizzare la Sardegna”

CAGLIARI (ITALPRESS) – La Regione prosegue nell’opera di modernizzazione delle strade, che vede numerosi cantieri aperti lungo le principali arterie sarde, e nell’importante azione di tutela della risorsa idrica con una serie di iniziative volte a risolvere le criticità e migliorare la governance complessiva del sistema. Strade e acqua sono stati appunto i temi al centro dell’intervento dell’assessore dei lavori Pubblici, Aldo Salaris al congresso Feneal-Uil, con un passaggio fondamentale sul nuovo Contratto di sviluppo, Cis, che la Regione firmerà con il Ministero per il Sud e sul quale è concentrata l’attenzione dell’assessorato. La Sardegna potrà infatti contare su uno strumento che, concesso in casi eccezionali e sulla base di criteri ritenuti dal Governo funzionali alla coesione territoriale e a uno sviluppo equilibrato del Paese, farà della Sardegna una terra più accogliente e accessibile anche nelle zone più interne. “Il titolo di questo convegno, ‘Valorizzare il lavoro, riqualificare il futurò ci dà l’occasione per parlare di quanto fatto e delle criticità incontrate – ha spiegato l’assessore – Sulle infrastrutture stiamo invertendo una rotta durata troppi anni: oggi stiamo impegnando una immensa quantità di risorse evitando che vengano riprogrammate altrove – ha proseguito Salaris – Siamo quindi fieri degli accantieramenti di manutenzione e nuove opere su tutta la statale 131, scelta volta ad assicurare strade sicure veloci ed efficienti per i prossimi 30 anni. Sul fronte idrico – ha proseguito – stiamo riprogrammando in accordo con il Ministero tutti fondi Fsc sulle infrastrutture idriche con oltre 90 milioni di opere al piano invasi e oltre 200 milioni dal Piano nazionale di ripresa e resilienza mentre sui porti abbiamo chiesto una programmazione di oltre 80 milioni sui fondi Fesr per l’efficientamento delle infrastrutture portuali”. In un quadro in continua evoluzione, ha spiegato sempre l’assessore Salaris, la Regione ha affrontato un momento straordinario con strumenti ordinari per la prima parte della pandemia alimentando poi la tenuta del sistema con una quantità di risorse che in poche altre regioni si è vista nelle stesse proporzioni”.
– Foto ufficio stampa Regione Sardegna –
(ITALPRESS).

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