YAS MARINA (EMIRATI ARABI) (ITALPRESS) – Si è ufficialmente conclusa la lunga stagione di Formula 1, iniziata lo scorso 26 febbraio con i test in Bahrain e terminata oggi ad Abu Dhabi con una giornata di prove sul circuito di Yas Marina.
L’appuntamento ha coinvolto non solo i piloti ufficiali dei team ma anche dieci young driver che hanno avuto l’opportunità di girare con le monoposto 2025. A partire dalle 9, i piloti titolari sono invece scesi in pista con mule car appositamente modificate per montare i pneumatici 2026. La nuova veste grafica delle gomme, che le accompagnerà nelle prossime stagioni, è stata presentata questa mattina. La maggior parte di queste vetture, dotate esclusivamente di DRS e non della nuova aerodinamica attiva, hanno girato con un limitatore di velocità fissato a 300 km/h per ridurne il carico aerodinamico così da raccogliere dei dati più fedeli a quanto accadrà nel 2026. Solo le mule car già dotate di “straight line mode” anteriore hanno potuto girare senza limitazioni di velocità, rispettando però delle zone di attivazione SLM stabilite dalla FIA lungo il tracciato. Per i test con mule car, le squadre avevano a disposizione un set di C2 e tre set per ciascuna mescola C3, C4 e C5, oltre a un treno di gomme Intermedie. Non è stato imposto alcun programma di lavoro specifico, lasciando ai team la libertà di scegliere come utilizzare i set disponibili.
Il miglior tempo è stato realizzato da Kimi Antonelli (Mercedes) con 1’25”170. Al secondo posto, Oscar Piastri (McLaren) con 1’26″099 e al terzo Lewis Hamilton (Ferrari) con 1’26″138, tutti su mescola C5. Gli young driver (piloti che non hanno disputato più di due Gran Premi) hanno invece guidato le vetture della stagione appena conclusa, con due set di C3 e C5, quattro set di C4 e due set rispettivamente di Intermedie e Full Wet. Tra loro, si è distinto Jak Crawford (Aston Martin), autore del miglior crono di giornata su C5 in 1’23″766.
“La giornata di test è stata un’ottima opportunità per tutte le squadre di provare i pneumatici definitivi 2026, le cui mescole saranno formalmente confermate lunedì prossimo – commenta Mario Isola, direttore Motorsport di Pirelli – Nel corso dei test di sviluppo organizzati da Pirelli durante la stagione, i team hanno testato singolarmente diverse versioni di prototipi, in fasi differenti del loro sviluppo (dalla sola costruzione a varie opzioni della stessa mescola). È la prima volta in cui hanno a disposizione l’intera gamma in pista, avendo così l’opportunità di comprendere più a fondo le caratteristiche delle nuove gomme. Utilizzando le mule car già adoperate nei test di sviluppo, con le stesse limitazioni sulla velocità, le squadre hanno potuto facilmente confrontare i dati ottenuti a Yas Marina con quelli ricavati nei mesi scorsi durante le singole giornate di prove”.
“Per i nostri ingegneri – continua Isola – l’apporto di questa sessione è fondamentale per confermare la differenza di prestazione tra le mescole e il loro livello di degrado, su cui si è concentrato il lavoro nel corso dell’anno. Le analisi sui pneumatici, che hanno un’impronta minore sull’asfalto, ci hanno permesso anche di verificare la loro esposizione al graining e al surriscaldamento, due effetti che rischiano di essere aumentati a causa dell’impronta a terra. Dovremo aspettare ora fine gennaio per vedere in azione i pneumatici sulla nuova generazione di vetture a Barcellona”.
Nel corso delle nove ore di test, terminate alle 18, tutte le vetture hanno completato complessivamente 2.648 giri per un totale di 13.984 chilometri. I tre piloti con il maggior numero di tornate sono stati Kimi Antonelli (157 giri), Frederik Vesti (145 giri) e Pierre Gasly (144 giri).
– Foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).





























