PINOCCHIO, BENIGNI “GRANDE STORIA D’AMORE”

Processed with VSCO with ss3 preset

A 4 anni da Il racconto dei Racconti, Matteo Garrone torna al genere fantasy, riadattando un classico, Pinocchio di Collodi, in uscita nelle sale italiane dal 19 dicembre con 01 distribution. Richiamato Roberto Benigni (Geppetto) a rivivere nuovamente quelle atmosfere dopo il suo Pinocchio, insieme a lui un cast formato da grandi nomi tra cui Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini (Il gatto e la volpe), Gigi Proietti nei panni di Mangiafuoco e la scoperta Federico Ielapi (Pinocchio). Un sogno che si avvera per Garrone che apre l’incontro con la stampa dicendo: “Non vediamo l’ora che arrivi il 19, noi siamo contenti e convinti di aver fatto del nostro meglio, io ho iniziato a disegnare la storia di Pinocchio che avevo 6 anni, un racconto che mi accompagna da allora ma come regista per me era difficile resistere alla tentazione di fare Pinocchio”.
Sui suoi attori poi aggiunge: “ho avuto la fortuna di avere dei compagni di viaggio straordinari, Roberto, Federico, Gigi, Massimo, Rocco, Marina e tutti gli attori mi hanno aiutato a dar vita a questi personaggi ed a fare un film che abbia una sua leggerezza, ironia, semplicità”. Un film per tutti rimarca Garrone che sottolinea: “ogni fotogramma mi appartiene ma abbiamo cercato di fare un film che possa arrivare a tutti, popolare, così come il capolavoro di Collodi, che si rivolge a tutti indistintamente dalle classi sociali e dall’età”. La parola a Benigni il cui amore per Pinocchio e Garrone si sente nell’entusiasmo della voce: “questa è una grande storia d’amore di un padre per il figlio, Geppetto è il padre per eccellenza insieme a San Giuseppe, il padre più famoso del mondo. A parte che considero Garrone uno dei più grandi registi di tutti i tempi lui sa raccontare con le immagini. A Natale questo Pinocchio è un regalo per il mio cuore, per tutti gli italiani, un sentiero straordinario per quei bambini che vanno dai 4 agli 80 anni”. Papaleo, “il gatto”, esalta il lavoro fatto con l’amico “volpe” Ceccherini e con il regista Garrone: “sono molto orgoglioso di aver partecipato al film e soprattutto l’idea di ritrovare Massimo Ceccherini e fare coppia con lui è stato molto emozionante per me. Era bella l’idea di essere il controcanto di Massimo, ho provato ad armonizzarlo essendo anche musicista”.
È ancora Benigni a elogiare nuovamente Garrone chiamando in causa Rossellini: “Se c’è stato un percorso interiore del mio personaggio, è che c’è un regista con grande possenza e dolcezza, sembra Rosselini, tiene sempre una porta aperta, ha sempre l’orecchio teso, sembrava di girare Paisà”.

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]