PAREGGIANO INTER E LAZIO, LA JUVE PERDE

Nel campionato cino-italiano (gli interisti hanno sfoggiato i nomi in cinese sulle maglie), giornata grigia per Inter e Lazio, nera per la Juve sconfitta in casa di un Napoli che ha dato finalmente una soddisfazione ai propri tifosi. Non è stata una gran partita nel primo tempo poi è venuto fuori il Napoli e Sarri ha incassato una brutta sconfitta al San Paolo, dove aveva ottenuto in passato dei successi. Per la squadra di Gattuso una serata magica, per la Juve una gara negativa in tutti i reparti. Sì, Ronaldo ha segnato per l’ottava partita consecutiva, ma il suo gol non è servito. Zielinski e Insigne hanno approfittato dea brutta serata dei bianconeri. La Juve è rimasta in testa, ma il campionato rimane aperto: pochi i punti di vantaggio dei bianconeri. Tutto può succedere. Il terzo pareggio consecutivo ha danneggiato fatalmente la classifica dell’Inter. Conte ha perso altri punti e Lautaro che si è fatto cacciare per proteste nel finale. Young (bravo da ala destra e in copertura) ha cominciato bene la sua avventura italiana, dando a Lautaro la palla che ha sbloccato la difficile partita col pericoloso Cagliari che ha pareggiato poi col vendicativo gol dell'”ex” Nainggolan. I sardi hanno protestato per una spinta dell’argentino che ha segnato di testa il gol n.11 della stagione (25mo in coppia con Lukaku). Gol che non è bastato all’Inter per vincere e il finale è stato infuocato e avrà conseguenze disciplinari. Il Cagliari ha portato a casa un ottimo pareggio. Nel derby romano (1-1 come al’andata), ha fatto di più la Roma, ma il gol di Dzeko (anche un palo) è stato vanificato da una paperona di Lopez e c’è stato un rigore prima dato poi negato ai giallorossi. Lazio meno pimpante del solito (Luis Alberto furente per la sostituzione), ma con i tre punti del recupero col Verona potrebbe superare l’Inter. A Torino, l’Atalanta ha fatto un boccone (7-0) dei rimaneggiati granata, rendendo pan per focaccia dopo la vittoria della squadra di Mazzarri nella gara d’andata. Gasp ha un attacco da 57 gol. Non avessero avuto qualche momento di defaillance, i nerazzurri sarebbero in lotta per i primi posti. Gosens è fra i difensori più prolifici d’Europa (7 gol), Ilicic (tripletta, un gol da metà campo, 13 in tutto, Muriel 12) è sempre mattatore, Zapata ha ripreso a segnare. Dove va il Toro dalla difesa di burro ? Ora serpeggia la contestazione per il presidente Cairo. Molti tifosi hanno abbandonato lo stadio prima della fine della gara. Espulsi Izzo e Lukic. Tutti in ritiro. E meno male che Sirigu ha evitato un passivo più pesante… “Indifendibili” ha detto Mazzarri. La verità è che, quando gioca così, è un piacere vedere l’Atalanta. Cagliari, Parma e Milan lottano per l’Europa League. Il Milan sembra aver risolto i propri problemi con l’arrivo di Ibrahimovic, “allenatore” in campo. Da quando è arrivato lui, c’è stata una decisa sterzata sul piano dei risultati: in campionato un pareggio e tre vittorie, oltre ai risultati di Coppa Italia. Ora è il momento di Ante Rebic, croato: è entrato con l’Udinese e ha siglato la vittoria con una doppietta, la stessa cosa è successa a Brescia. C’è chi sogna già la Champions. Il Milan adesso vince anche giocando così così, i gol sono finalmente arrivati. Il contrario è accaduto al Brescia, che ha fatto progressi in fatto di gioco, ma giace in fondo alla classifica, segna poco. “Effetto Balotelli” ha azzardato qualche altro, ma in senso negativo. Quanto resisterà ancora Corini, già cacciato e ripreso, visto che il presidente Cellino è un decisionista e non ha paura a cambiare ancora ? Il Parma ha battuto l’Udinese, che fuori casa non ha fatto molti miracoli. Un insolito errore di Musso ha pesato sul risultato. I friulani si sono svegliati solo nel finale, senza fortuna. Gli emiliani possono aspirare all’Europa, come il Verona che è un po’ più indietro, ma ha inflitto un secco 3-0 al Lecce, che ha perso Dell’Orco, espulso. Continua a far bene la squadra di Juric che sta rinverdendo (quasi) i tempi felici del Verona di Bagnoli. A Marassi 0-0 con un palo di Boga e occasione-gol per Quagliarella. Col pareggio della Samp contro il Sassuolo (in dieci per l’espulsione di Peluso) nella lotta per la salvezza quattro squadre staccate, ma in un punto: Lecce (16), Genoa, Spal e Brescia (15). La Spal è una squadra contraddittoria: aveva vinto sul campo di un’Atalanta che è fra le più forti, poi ne ha presi tre dal Bologna dopo essere andata in vantaggio per prima; ha un solo giocatore in grado di fare la differenza, Petagna, ma non le basta perché in tutto ha segnato 15 gol, media 0,71 a partita. La salvezza ? E’ possibile aritmeticamente. Il Bologna ha vinto a Ferrara, non è una squadra impeccabile, ma batte solo le squadre più deboli. Può ambire all’Europa ? Per ora ne dubitiamo. La difesa più sforacchiata, quella del Genoa, ha resistito agli assalti della Fiorentina, che pure sembrava in notevole ripresa. La squadra di Nicola ha sbagliato persino un rigore, parato da un Dragowski in grande forma, ma anche la Fiorentina ha avuto occasioni per vincere. La squadra viola ha rallentato la propria marcia, per il Genoa un punto di speranza. Vedremo cosa è successo a Castrovilli, finito in ospedale dopo lo 0-0 di sabato. Qualche pasticcetto alla VAR e a San Siro gli interisti erano furiosi con Manganiello. Capita oggi qua, domani là: è la prassi. Nereo Rocco l’avrebbe chiamata la tattica del lamento.

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