di Stefano Vaccara
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Gli Stati Uniti stanno facendo circolare tra i membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU un progetto di risoluzione sul Sahara Occidentale che segna una svolta diplomatica dopo oltre mezzo secolo di stallo. Il testo, elaborato dall’amministrazione Trump in qualità di penholder del dossier, riconosce formalmente il piano di autonomia proposto dal Marocco nel 2007 come “base seria, credibile e realistica” e come “la più credibile per una soluzione giusta e duratura del contenzioso”.
La bozza, ottenuta in anteprima da ITALPRESS, proroga il mandato della missione ONU MINURSO per soli tre mesi, fino al 31 gennaio 2026, invitando le parti – Marocco, Algeria, Polisario e Mauritania – a riprendere negoziati diretti, basati unicamente sulla proposta marocchina di autonomia. Il testo chiede inoltre al Segretario Generale António Guterres di presentare raccomandazioni “sul futuro della MINURSO, comprese la sua possibile trasformazione o chiusura”.
Durante il consueto briefing alle Nazioni Unite, Italpress ha chiesto al portavoce del Segretario Generale, Stéphane Dujarric, se questa iniziativa sia compatibile con il principio di autodeterminazione e come Guterres veda la prospettiva di limitare a tre mesi il mandato della missione. “La decisione spetta al Consiglio di Sicurezza – ha risposto Dujarric -. I membri, nella loro saggezza, decideranno il destino della MINURSO. Il Segretario Generale non aggiungerà altro, se non che la missione continua il suo lavoro e l’inviato personale (Staffan De Mistura, ndr) prosegue i suoi contatti”.
A quel punto, alla domanda di follow-up su un possibile smantellamento della missione, il portavoce ha replicato quasi sconsolato: “Sapete come funziona: il Consiglio decide, il Segretario Generale esegue. Aspettiamo la risoluzione”. Un’attesa che potrebbe preludere alla fine della MINURSO dopo oltre trent’anni di presenza nel Sahara Occidentale.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).