ROMA (ITALPRESS) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha firmato il piano per l’espansione edilizia negli insediamenti di Ma’ale Adumim, fuori Gerusalemme, e nell’area E-1, e ha dichiarato durante una cerimonia che “non verrà istituito uno Stato palestinese”. Secondo Netanyahu, “questo posto è nostro. Ci prenderemo cura del nostro patrimonio, della nostra terra e della nostra sicurezza”. Netanyahu ha ricordato di aver detto il secondo giorno di guerra, ovvero all’indomani del 7 ottobre 2023, “cambieremo il Medio Oriente, e lo abbiamo fatto passo dopo passo, eliminando una minaccia esistenziale. Completeremo il lavoro, parallelamente ci stiamo occupando di altre parti dell’asse, come gli Houthi.
Netanyahu ha anche risposto al primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, affermando che le misure adottate da Madrid e le sue recenti dichiarazioni contro Israele costituiscono una “minaccia genocida contro l’unico Stato ebraico”. “A quanto pare l’Inquisizione spagnola, l’espulsione degli ebrei dalla Spagna e lo sterminio sistematico degli ebrei nell’Olocausto non sono sufficienti per Sanchez”, ha scritto Netanyahu in un tweet sul suo account X.
Ieri, Sanchez ha dichiarato in una conferenza stampa: “La Spagna non ha bombe atomiche, portaerei, né riserve di petrolio. Da soli non saremo in grado di fermare l’aggressione israeliana, ma questo non significa che smetteremo di provarci”.
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