ROMA (ITALPRESS) – Le prestazioni del sistema pensionistico italiano vigenti al 31/12/2024 sono 23.015.011 (+0,4% rispetto al 2023), per un ammontare complessivo annuo di 364.132 milioni di euro (+4,9% rispetto al 2023). Lo rende noto l’Inps.
I beneficiari di prestazioni pensionistiche sono 16.305.880 (+0,5% rispetto al 2023), con una media di 1,4 pensioni a testa, anche di diverso tipo. Il 68% percepisce una sola prestazione, mentre il 32% ne percepisce due o più. Sotto il profilo di genere, le donne rappresentano il 51% dei pensionati, ma gli uomini percepiscono il 56% dei redditi pensionistici. L’importo medio annuo dei redditi percepiti dagli uomini è infatti superiore del 34% rispetto a quello delle donne (25.712 euro contro 19.140 euro). Con riferimento alla tipologia, il 77,2% delle pensioni è di natura previdenziale (invalidità, vecchiaia e superstiti), mentre il 20,2% rientra tra le prestazioni assistenziali (invalidità civili, assegni e pensioni sociali, pensioni di guerra) e il 2,7% circa riguarda prestazioni di tipo indennitario.
Il gruppo più numeroso di pensionati è costituito dai titolari di pensioni di vecchiaia, pari a 11,4 milioni di persone, di cui il 28% cumula anche trattamenti di altro tipo. Seguono i titolari di pensioni ai superstiti (4,2 milioni): di essi il 32% percepisce solo pensioni ai superstiti, mentre il restante 68% percepisce anche pensioni di altro tipo. E, con riferimento ai beneficiari di prestazioni previdenziali, i titolari di pensioni di invalidità previdenziale (890 mila), di cui il 46% cumula pensioni di tipo diverso. I beneficiari di prestazioni assistenziali sono 3,9 milioni e di essi il 48% è titolare anche di prestazioni diverse da quelle assistenziali. Sono principalmente i beneficiari di indennità di accompagnamento che percepiscono anche pensioni di tipo previdenziale. Infine, ci sono 605 mila titolari di rendite di tipo indennitario, di cui la grande maggioranza (il 72%) cumula tale prestazione con altri tipi di prestazione previdenziale e/o assistenziale. A livello territoriale, le regioni settentrionali concentrano la quota prevalente di pensioni (47,3%) e pensionati (47,7%), con importi medi superiori del 7,1% alla media nazionale. La spesa pensionistica complessiva si distribuisce per il 51,1% nel Nord, per il 28% nel Mezzogiorno e per il 20,9% nel Centro Italia.
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