NEL 2019 OLTRE 9MILA AZIENDE IN PIÙ NEL LAZIO

Nel 2019 il Lazio è la prima regione italiana per aumento del numero di imprese registrando una crescita di 9.206 attività. Gradino più alto tra le regioni italiane anche per il tasso di crescita (+1,4%), un valore oltre tre volte superiore alla media nazionale (+0,44%) e unica regione italiana che supera l’1%. E’ quanto emerge dai dati diffusi oggi da Unioncamere-Movimprese sulla natalità e mortalità delle imprese italiane nel 2019. La crescita delle imprese nel Lazio è distribuita su tutto il territorio, tutte le province, infatti, presentano una crescita del numero di imprese positiva e superiore alla media nazionale. Le imprese totali del Lazio raggiungono le 662.514 unità, un valore pari al 10,9% del totale delle imprese italiane.
“Ottimo risultato. Il Lazio si conferma una regione attrattiva per le nuove imprese – ha commentato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti -. Diventare imprenditore è un atto di coraggio e di fiducia nel futuro, il compito delle Istituzioni è quello di aiutare e supportare queste iniziative”.
“Aumentano le imprese e aumentano anche le responsabilità della nostra amministrazione – sottolinea Zingaretti -. Il nostro impegno in questi anni è stato proprio quello di creare le condizioni migliori per far nascere nuove imprese e far crescere quelle esistenti. Green economy, Semplificazione, Internazionalizzazione e Digitalizzazione sono le azioni chiave su cui puntiamo da sempre per migliorare la nostra competitività e garantire una crescita sostenibile”. “C’è ancora molto da fare – ha concluso Zingaretti – ma il Lazio cresce e questo è fondamentale per garantire una migliore qualità della vita dei cittadini e nuove opportunità di lavoro anche per i giovani che vogliono rimanere nel nostro territorio”.

Per Lorenzo Tagliavanti, presidente di Unioncamere Lazio, sono “dati sicuramente confortanti e da consolidare, ma non bisogna dimenticare che il sistema economico regionale e di Roma, in particolare, è stato colpito duramente dalla crisi”.
“Una crisi lunga e pesante – ha sottolineato Tagliavanti – che non ha bloccato l’aumento del numero di lavoratori e delle imprese, ma ha impedito – finora – un percorso di vera rinascita economica generando una crescita imprenditoriale e occupazionale a basso valore, con un impatto negativo sul versante della qualità del lavoro e della sua capacità di produrre reddito. Su questo dobbiamo impegnarci senza pause”.
(ITALPRESS).

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