NAUFRAGIO AL LARGO DELLA LIBIA

Nuovo naufragio al largo della Libia. Lo ha reso noto Alarm Phone, sottolineando di avere ricevuto conferma dalle Autorità libiche di un naufragio nel Mediterraneo.

“Alle ore 13 – si legge su Twitter – abbiamo parlato con le autorità della Libia. Ci hanno detto di avere trovato il luogo del naufragio e circa 90 persone, molte delle quali sono morte, non sappiamo ancora quante. Queste morti sono tua responsabilità Europa. Le tue politiche di deterrenza uccidono”.

“Fino ad ora, 65 persone sono state trovate vive e 5 cadaveri sono stati recuperati. Tra i morti sembra esserci un bambino. Temiamo che almeno altre 40 persone abbiano perso la vita. Il Mediterraneo è un cimitero”, aggiunge su Twitter la Alarm Phone in merito al naufragio al largo della Libia.

La conferma di quanto annunciato da Alarm Phone è arrivata su Twitter dall’ufficio libico dell’Oim – Organizzazione internazionale per le migrazioni: “Tragico naufragio al largo di al-Khums, in Libia – si legge -. Circa 60 sopravvissuti sono stati riportati a riva e finora sono stati recuperati diversi corpi, tra cui bambini”.

La Guardia costiera libica ha successivamente reso noto di avere soccorso e tratto in salvo 65 migranti naufragati al largo di Al Khums. Ed ha riferito sulla sua pagina Facebook di avere recuperato cinque corpi, di tre uomini, una donna ed un bambino, con la collaborazione di alcuni pescatori. Si cercano altri dispersi.

Intanto, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha firmato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane per la nave Eleonore, battente bandiera tedesca. Anche la titolare della Difesa, Elisabetta Trenta, e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, hanno firmato il provvedimento per la nave battente bandiera tedesca.

E quindici migranti dell’Open Arms sono stati trasferiti dall’Hotspot di Pozzallo e imbarcati sulla nave militare spagnola Audaz. Lo ha reso noto il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. La nave militare spagnola Audaz da un paio di giorni era in rada davanti al porto di Pozzallo, nel ragusano, per prelevare una parte degli immigrati sbarcati qualche giorno fa dalla Open Arms e trasferirli secondo gli accordi in Spagna.

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