SINGAPORE (ITALPRESS) – Dopo lo storico trionfo in coppia con Matteo Santoro, Chiara Pellacani si regala anche il bronzo individuale dal trampolino 3 metri ai Mondiali di Singapore. L’azzurra colleziona il punteggio di 323.20 e precede la tedesca Lena Hentschel. Oro alla cinese Yiwen Chen (389.70), che finisce davanti alla connazionale Jia Chen (356.40).
“Sono molto emozionata per questa medaglia, ci tenevo tantissimo. Dal quarto posto di Parigi me l’ero legata al dito e ho lavorato tanto. Ha un valore molto importante per me”. Lo ha detto a Rai Sport Chiara Pellacani dopo il bronzo dal trampolino tre metri ai Mondiali di Singapore. Salire sul podio è “sempre la stessa emozione, non ci si fa l’abitudine. Vedere le due bandiere cinesi insieme a quella italiana è un’emozione indescrivibile”, ha aggiunto l’azzurra, che ha anche vinto un bronzo dal metro e l’oro nel sincro misto con Santoro.
La testa è già proiettata al futuro: “So qual è il lavoro da fare in vista delle Olimpiadi, sono pronta a farlo. Alla fine i risultati arrivano nel momento giusto, continuerò a lavorare fino al 2028 con lo stesso obiettivo”. Poi è il momento delle dediche: “Ribadisco che ci sono tante persone dietro questa medaglia, ringrazio le Fiamme Gialle che mi hanno sostenuto tantissimo in questo percorso, lasciandomi studiare e allenarmi negli Stati Uniti. È anche grazie a loro se sono qui. Poi la dedica va alla mia famiglia e al mio allenatore”, ha aggiunto la fuoriclasse azzurra.
BERTONE “VOGLIAMO RISCRIVERE LA STORIA”
“Vogliamo riscrivere la storia dei tuffi. Questi risultati sono il frutto del lavoro che parte da lontano. Questi ragazzi giovani si stanno impegnando al massimo e dimostrando grandi potenzialità. Complimenti a loro, ai loro allenatori che li preparano ed a quelli che sono a casa lavorando in disparte ma fanno un lavoro veramente ottimo”. Lo ha detto il direttore tecnico della nazionale azzurra di tuffi, Oscar Bertone dopo il bronzo di Chiara Pellacani dai tre metri ai Mondiali di Singapore.
“I valori in campo li conosciamo. Sapevamo che l’australiana (Keeney, ndr) era decisamente forte e lo ha dimostrato in questi giorni, soprattutto nell’ultimo tuffo che lei sa eseguire molto bene, e che ha eseguito molto bene, ma la nostra disciplina è particolare: ogni presalto, ogni tuffo è differente e lei nell’ultimo si è sentita molto indietro ed è stata costretta a fermarsi e poi ripeterlo. Noi però siamo riusciti a mantenere una condotta di gara molto regolare, anche se c’era tanta pressione, perché ad un certo punto eravamo appiccicati uno all’altro. In quel momento è uscita fuori Chiara”, il commento del dt.
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