Milano, Sala “fare il sindaco resta il mestiere più bello”

MILANO (ITALPRESS) – “Mai come oggi sembra ci sia grande difficoltà a trovare candidati sindaci, soprattutto per le grandi città italiane”. E’ quanto scrive in una lettera al Corriere della Sera il sindaco di Milano, Beppe Sala, facendo riferimento alle “lunghe riflessioni che mi hanno portato alla decisione di ricandidarmi. Ma ho scelto di abbracciare ancora questa vita, se gli elettori mi confermeranno”.
“Sono più di dieci anni – spiega – che mi occupo direttamente di Milano. Ho vissuto i problemi della macchina comunale. Ho sofferto la via crucis della costruzione di Expo e ho gioito dei suoi successi. Ne ho portato lo spirito in città, conducendo Milano a una dimensione di internazionalità mai conosciuta prima. Ho condiviso con la città, giorno dopo giorno, le incertezze e i dolori della pandemia. Ecco, vorrei dire a tutti che essere il sindaco di una città come questa – e in ogni caso di una città – è un’esperienza certamente dura ma anche una scelta di felicità. Io non mi sono mai sentito così compiuto come in queste vesti”.
“Essere sindaco – aggiunge Sala – è il mestiere più bello del mondo soprattutto se ti rendi conto che non sei tu a fare la città. E’ il mestiere più bello del mondo in particolare se capisci che non sei tu l’ago della bilancia. La città è l’insieme delle volontà, delle ambizioni, delle solidarietà che connotano la vita della sua comunità, dalle piccole cose di ogni quartiere fino alle grandi scelte strategiche. Tu, il sindaco, hai il grande privilegio di far esprimere al loro meglio tutte le componenti della città. E soprattutto hai il grande onore di far sintesi e di costruire insieme a loro la via verso il futuro. Certamente devi accettare che non tutti saranno d’accordo, molti criticheranno, alcuni ringhieranno. Ma non c’è post o dileggio che tengano rispetto alla possibilità di accompagnare la tua città verso un futuro di crescita, di equità e di sostenibilità. Certo. Ci vuole coraggio. Coraggio e disinteresse personale. E mi vengono in mente i cittadini di Ponteratto quando dissero al loro sindaco Giuseppe Bottazzi (al secolo Peppone): ‘Voi siete il sindaco e dovete andare a vedere di cosa si tratta. Se avete paura è un’altra cosa. Però, quando uno ha paura, invece di fare il sindaco è meglio che faccia un altro mestierè. Appunto”.
(ITALPRESS).

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