Nel contesto moderno di digitalizzazione, possedere uno smartphone efficiente è diventato un must, in particolar modo per coloro che operano in mobilità o necessitano una reperibilità continua.
Scegliere un modello che risponda alle svariate esigenze non è semplice, il mercato è ricco di opzioni ognuna delle quali con delle caratteristiche differenti. Per i professionisti il telefono è un mezzo di comunicazione e uno strumento di lavoro a tutti gli effetti. Scopriamo insieme qual è il migliore smartphone per chi lavora e quali sono le caratteristiche da valutare?
Smartphone per lavorare: le caratteristiche
Un buon smartphone professionale deve innanzitutto garantire prestazioni elevate e costanti, ed è possibile avere tutto ciò risparmiando. Avvalendosi a un dispositivo ricondizionato, il professionista potrà ottenere un modello all’avanguardia e ricco di potenzialità, come per esempio l’iPhone 13 altamente richiesto.
Valutando le caratteristiche del dispositivo adatto a lavorare, il processore dovrebbe possedere un minimo di 8 GB di RAM e uno spazio di archiviazione adeguato, idealmente a partire da 128 GB, meglio ancora se espandibile. Ciò consente di utilizzare diverse app in multitasking e di conservare file, documenti e dati, dimenticando i possibili rallentamenti o problemi.
La batteria è oltremodo determinante per chi lavora fuori ufficio. L’autonomia dovrebbe garantire almeno una mezza giornata e alcuni modelli offrono sistemi di ricarica rapida, utili quando non si ha tempo da perdere.
Lo schermo dovrebbe essere ampio e leggibile in ogni condizione di luce. Un display da almeno 6,5 pollici con risoluzione Full HD+ offre un’esperienza visiva confortevole e produttiva.
Privacy per l’utente: come valutare questo aspetto?
In ambito lavorativo, la sicurezza dei dati è una priorità assoluta. Le informazioni aziendali, le conversazioni sensibili e i file condivisi devono essere protetti da accessi non autorizzati. Di conseguenza il migliore smartphone per chi lavora dovrebbe offrire una serie di sistemi di protezione avanzati.
Che cosa significa? Unitamente al blocco con l’impronta digitale e il riconoscimento facciale, il dispositivo dovrebbe disporre della crittografia dei dati e degli aggiornamenti di sicurezza a cadenza regolare.
Un altro punto da considerare è la gestione dei permessi delle app: uno smartphone che permette di controllare in modo dettagliato l’accesso ai dati personali (come posizione, fotocamera o microfono) offre un livello di privacy superiore.
Per le aziende, inoltre, può essere utile adottare smartphone compatibili con soluzioni di Mobile Device Management (MDM), che permettono di gestire da remoto più dispositivi, installare app aziendali in sicurezza e, in caso di smarrimento, bloccare o cancellare i dati a distanza.
Il prezzo finale è importante?
Il costo è un fattore che potrebbe influenzare la scelta finale, ma non è bene valutarlo come determinante. In ambito professionale, un dispositivo è da considerarsi un investimento in base al rapporto qualità-prezzo e durata nel tempo. Un modello di fascia medio-alta è in grado di offrire delle prestazioni elevate, aggiornamenti e un livello di affidabilità che ripaga nel tempo.
Detto questo, oggi esistono dei dispositivi con ottime caratteristiche a prezzi contenuti, ideali per chi ha esigenze più basilari o lavora in settori meno digitalizzati. Stesso discorso per i modelli ricondizionati, in grado di offrire delle prestazioni e caratteristiche di alto livello, seppur con un risparmio notevole sul costo finale.