MBAPPE’ EROICO MA IL RE DEL MONDO E’ MESSI

Finale indimenticabile. Ha vinto l’Argentina ai rigori, dopo emozioni che solo il calcio sa regalare. Tutti eroi. La vittoria dell’Argentina, unica squadra in campo per gran parte della gara, sembrava inevitabile e strameritata. Partita sbloccata, nel nome di Maradona, dal re del mondo Leo Messi e messa apparentemente al sicuro dal principe Di Maria, autore del raddoppio. La “Pulce”, con sette gol in questa edizione ma primatista di presenze ai Mondiali con 26 partite, è stato poi superato nello sprint finale per la classifica cannonieri da Mbappè (tripletta, totale otto reti), che ha riacciuffato una finale che sembrava persa. La Francia dell’imbufalito Deschamps, bersagliata dall’influenza alla vigilia, con un finale incredibile ha infatti cambiato le cose sul campo, cadendo poi ai rigori, dopo aver sfiorato il miracolo. Allo stadio Lusail di Doha si è così concluso con tante emozioni un mondiale che in generale sul piano tecnico e della moralità ha lanciato segnali non del tutto positivi. Gli idealisti si son resi conto che ormai quello del calcio è un mondo pronto a vendersi a chi vuol farne un veicolo di consensi. Ma con tante emozioni, il calcio giocato ha fatto dimenticare quello “politico” e affaristico.

Tornando alla finale e alle risultanze dell’appuntamento decisivo del calcio, sul campo si era visto il tramonto di qualche certezza che sembrava già acquisita e una Francia che sembrava caduta dal trono e poi era risorta, per pochi minuti. Certi dogmi sembrano sconfessati: partite come questa fanno dimenticare (quasi) tutto, compresi i tempi del “futbol bailado” dei brasiliani, da Pelè in poi; quelli del calcio totale all’olandese dell’era Cruyff, della Germania dei Beckenbauer, dell’Argentina del genio di Maradona, dei miracoli dell’Italia di Bearzot e Lippi, e quello più recente del tiqui-taka spagnolo: sembrano ormai tutti elementi da antiquariato. Abbiamo fatto, novelli Fleming, la grande scoperta (come la penicillina) che per vincere ci vogliono i campioni veri e il dominio incontrastato di Messi sembrava ineluttabile, finchè non s’è scatenato Mbappè. Sono stati gli eroi della partita, ma ha vinto il primo. L’Argentina aveva praticato del resto un calcio veloce e affidato alla tecnica dei propri primattori. La Francia è risorta nel finale, ma non ce l’ha fatta. Più che altro ha dominato “Eupalla”, cioè la fortuna, come diceva Brera, rifacendosi a una misteriosa divinità che ispira e indirizza le cose del calcio. I teorici del pallone, si sa, vedono sempre cose che i comuni mortali non colgono. Eupalla ha deciso, per esempio, che Dembelè facesse un ingenuo intervento da rigore su Di Maria in area, e che l’Albiceleste passasse in vantaggio, raddoppiando poi grazie allo stesso, decisivo Di Maria con un’azione in velocità.

E poi sarà intervenuta nella lotteria dei rigori che ha detto bene ai sudamericani, aiutando il portiere Martinez a essere decisivo. La Francia, che nel primo tempo non aveva fatto un tiro, ed era rimasta l’ombra di se stessa anche nella ripresa, poi aveva pareggiato in maniera inattesa grazie a Mbappè. Ha perso ai rigori, ma l’Argentina ha meritato e Messi potrà chiudere la carriera da campione del mondo. Così i circa cinquantamila argentini arrivati a Doha, sfidando disagi, prezzi proibitivi e i problemi economici di un Paese col cinque per cento di inflazione, se ne sono tornati in trionfo a casa cantando “Muchachos”, l’inno dell’Albiceleste. La vittoria farà dimenticare tutto. I francesi, con l’ombra di Benzema, il virus dell’influenza in casa e il presidente Macron in tribuna, hanno affrontato la quarta finale della loro storia, perdendola, il che acuirà le tensioni. Adesso probabilmente si scopriranno gli inconfessabili retroscena e i veleni di un Mondiale particolare, giocato in un posto con poche tradizioni calcistiche, in un periodo dell’anno che non è stato accettato da molti. Ma il calcio è una zecca che stampa banconote di grosso taglio, più o meno false, ma che tutti accettano in pagamento…sulla fiducia.

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]