Malagò “Tamponi prima della ripresa, Bach un gigante”

“Mi manca vedere, ascoltare, leggere lo sport giocato. Penso di essere, in buona compagnia, in crisi di astinenza da sport”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport nel giorno del compleanno numero 124 della “Rosa”. In questo periodo così difficile il numero 1 del Coni si dice “orgoglioso del comportamento dei nostri campioni che hanno gestito in modo religioso, quasi ieratico, i loro comportamenti”. Tutto fermo almeno fino al 13 aprile, ma si pensa anche al giorno in cui si potrà ripartire e il calcio cerca le date giuste nella speranza di chiudere la stagione. “Non c’è una verità. Capisco chi dice che sarebbe bello giocare al più presto per finire il campionato. Poi però leggo le ragioni di presidenti che preferirebbero pensare già alla prossima stagione e non me la sento di dargli torto. Il calcio a porte chiuse, con 40 gradi all’ombra con 2 o 3 partite alla settimana. Al momento non la vedo facile, ma capisco chi vuole provarci. Sto constatando, però, che uno dopo l’altro i campionati degli sport di squadra stanno chiudendo”. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, spera che si possa tornare a giocare il 20 maggio. “E’ una possibilità. Ma oggi nessuno può saperlo per certo”. Una cosa è fondamentale per Malagò: “Il tampone per tutti prima di ripartire. Un eventuale positivo bloccherebbe tutto di nuovo. E se potranno farlo i calciatori dovranno poterlo fare tutti, altrimenti chi arginerà le polemiche?”. Tokyo2020 slitta di un anno. “Bach è stato un gigante! Ha gestito i giorni caldi con grande acume politico. E mi ha fatto piacere sentirlo vicinissimo a me e all’Italia, forse per quello che ci stava succedendo. Io sapevo già come sarebbe andata a finire, ma è stato chiave l’intervento dell’Oms”. Sport fermo e danni economici non indifferenti. “I conti si faranno alla fine. Dipende da quanto durerà questo stop. Io farei i salti di gioia se la stagione potesse ripartire a pieno regime dal 1° settembre. Ho inviato al Ministro Spadafora un documento di sintesi con le proposte e le richieste per aiutare lo sport ad avere un futuro. Al di là degli aiuti economici, serve un percorso di detrazioni, sospensione o rinvio di versamenti fiscali e mutui che consenta alle società e alle associazioni di ripartite”. Malagò ribadisce il suo no al divieto di spot sulle scommesse e chiude parlando delle elezioni dele varie federazioni, alla luce dello spostamento dei Giochi: “Ne ho parlato sia con il Cio sia col ministro Spadafora. Tutti concordano sul rinvio di un anno. È inevitabile che i presidenti federali rimangano in carica fino ai Giochi di Tokyo 2021”.
(ITALPRESS).

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