Visto di conformità: cos’è e come si fa

Visto di conformità

Che cos’è il visto di conformità, chi può rilasciarlo e quali sono le procedure da seguire per compilare questa attestazione (check list visto di conformità). Consigli e prescrizioni dell’Ordine dei Dottori Commercialisti.

Visto di conformità: cos’è

Il visto di conformità è un’attestazione compilata da un professionista. Tale attestazione consiste in un controllo formale che deve mettere in evidenza delle corrispondenza tra la dichiarazione dei redditi e gli effettivi documenti contabili e fiscali relativi all’attività.

Il visto di conformità sfrutta tutta la documentazione relativa all’attività, quindi:

  • Scritture contabili
  • Documenti sugli oneri deducibili
  • Oneri detraibili
  • Detrazioni fiscali
  • Crediti di imposta
  • Scomputo delle ritenute d’acconto e versamenti

Visto di conformità obbligatorio

Quando è obbligatorio il visto di conformità? L’obbligo scatta in caso di:

  • Presentazione del Modello 730 (si parla di visto di conformità 730).
  • Compensazione orizzontale dei crediti IVA di importo superiore a 5.000 euro (si parla di visto di conformità iva).
  • Esecuzione del rimborso di un credito IVA superiore a 30.000 euro (si parla ancora di visto di conformità iva). Rimborso dell’IVA a credito.
  • Compensazione dei crediti relativi alle imposte sui redditi, addizionali, ritenute alla fonte, imposte sostitutive ed Irap per importi superiori a 15.000 euro.

Anche se si parla di visto di conformità 730 oppure visto di conformità IVA, l’attestazione è la stessa ed è resa dal professionista indicando il suo codice fiscale e apponendo la firma negli appositi spazi della dichiarazione.

Chi può rilasciare il visto di conformità?

Chi rilascia e invia il visto di conformità è lo stesso professionista che lo compila. I soggetti abilitati al rilascio del visto di conformità sono:

  • Responsabili dell’assistenza fiscale dei Caf;
  • Dottori commercialisti ed esperti contabili
  • Consulenti del lavoro
  • Soggetti iscritti nei ruoli di periti alle Camere di Commercio (questi non possono però apporre il visto di conformità sul Modello 730).

In ogni caso, il soggetto abilitato deve essere in grado di accedere ai servizi telematici Entratel per provvedere all’invio.

Check list visto di conformità

Alla pagina 4 del documento allegato, è presente la check list visto di conformità crediti fiscali. La check listi visto di conformità, così come l’intero documento, fa riferimento a diverse normative quali:

  • Art. 1, comma 574 Legge 27.12.2013 n. 147
  • Art. 35, comma 1, lett. a) decreto legislativo 9 luglio 1997 n. 241 Art. 17 decreto legislativo 9 luglio 1997 n. 241
  • Decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998 n. 322 Decreto del Ministero delle Finanze del 31 maggio 1999 n. 164 Circolare 57/E del 23 dicembre 2009
  • Circolare 12/E del 12 marzo 2010

Il documento è stato realizzato dall’Ordine di Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, a cura di Renzo Radicioni, Antonella Finazzi, Eleonora Borzani, Carlo Sergi, Giancarlo Modolo e Corrado Sanvito. Non solo check list visto di conformità ma anche molti dettagli sulla compilazione del visto. Per esempio, l’obbligo dell’allegato della polizza assicurativa.

Il file in pdf contenente la check list e tutte le informazioni, si può scaricare da qui: Documento dell’Ordine dei dottori commercialisti.

Polizza visto di conformità

Le inadempienze commesse dal professionista nel rilascio del visto di conformità possono comportare delle sanzioni in caso di irregolarità o per la violazione delle norme tributarie. Si parla di responsabilità del professionista.

Le sanzioni amministrative possono andare da 258 euro fino a raggiungere una multa più salata di 2.582,42 euro in caso di gravi omissioni ripetute. Alle sanzioni pecuniarie vi sono poi provvedimenti disciplinari: i professionisti possono vedersi sospesa la possibilità di rilasciare altri visti di conformità per un periodo che varia da uno a tre anni.

L’Ordine di Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, con il documento allegato in precedenza, chiarisce la necessità di una polizza visto di Conformità.

La polizza assicurativa, quale allegato obbligatorio della comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate, tutela il professionista dalle richieste di risarcimento dei danni derivanti dal visto di conformità per danni colposamente cagionati a ragione di negligenza o imprudenza o imperizia lieve o grave, dei quali sia civilisticamente responsabile nell’esercizio delle sue attività.

I professionisti che hanno già sottoscritto una polizza assicurativa per rilasciare il visto di conformità ai fini IVA non dovranno integrarla poiché la copertura assicurativa deve riferirsi alle attività di cui all’art. 35 del Decreto Legislativo 9 luglio 1997 n. 241, senza alcuna limitazione della garanzia ad uno specifico modello di dichiarazione4.