L’Ars approva la manovra “d’emergenza”

Alla fine di una lunga maratona che ha tenuto i deputati impegnati anche il Primo maggio, l’Assemblea regionale siciliana ha votato e approvato bilancio e finanziaria. Una manovra di emergenza che è stata assemblata dall’esecutivo allo scoppio della crisi da Covid-19 e che dovrebbe fare fronte alle emergenze economiche che sono scaturite dal blocco delle attività. E’ stata anche la prima finanziaria approvata senza il governatore in Aula. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha deciso infatti di lasciare i lavori dopo lo scontro con il deputato di Italia Viva Luca Sammartino, che aveva chiesto un voto segreto. “Non ho voluto compromettere la prosecuzione del dibattito, con la responsabilità di chi ha comunque seguito l’esame di ogni articolo della legge Finanziaria, perché ho a cuore gli interessi legittimi dei siciliani, da mesi in grande sofferenza. Da domani – sottolinea Musumeci – lavoreremo per rendere concreti quegli interventi di sostegno economico e sociale. Ora che la Finanziaria è al sicuro riproporrò all’onorevole Miccichè la sentita esigenza di mettere mano alla modifica di quella norma regolamentare sul voto segreto, la quale, nell’abuso che se ne fa da settant’anni, suona a offesa del Parlamento siciliano”.
Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè si è detto “molto soddisfatto del lavoro che si è fatto in aula per approvare la legge di Stabilità regionale. Devo fare un plauso al lavoro delle commissioni di merito e alle forze politiche presenti in Parlamento”. Poi, ha sottolineato come sono stati solo sei i voti elettronici per tutta la manovra e due con il voto segreto. “Una manovra imponente, oltre 1,5 miliardi destinati a interventi per famiglie, comuni e imprese, per far fronte all’emergenza economica”, ha evidenziato il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao.
Tra le misure previste, per le famiglie svantaggiate in totale 300 milioni: un primo pacchetto di interventi (200 milioni) è di competenza dell’assessorato alla Famiglia e si realizzerà attraverso i Comuni che erogheranno gli aiuti. Si potranno acquistare beni e generi alimentari, prodotti e servizi di prima necessità, per il pagamento delle bollette di luce e gas e dei canoni di locazione, nonché per l’attivazione di cantieri di servizio da parte delle amministrazioni locali.
Il secondo pacchetto prevede l’istituzione presso l’Irfis-Fin Sicilia di un apposito Fondo di garanzia di 100 milioni per prestiti fino a 15 mila euro senza interessi, per i nuclei familiari residenti in Sicilia con reddito non superiore a 40 mila euro.
Per il sistema sistema economico-produttivo è stato stanziato un tesoretto di oltre 300 milioni per una serie di interventi volti a supportare le imprese. Sarà l’Irfis a gestire 150 milioni del Fondo Sicilia a cui le aziende potranno chiedere prestiti agevolati fino a 25 mila euro e finanziamenti a fondo perduto fino a 5 mila euro. Circa 4,5 milioni sono destinati in favore delle start up per l’avvio di brevetti made in Sicily. Sono previsti, poi, altri 150 milioni per l’intero tessuto produttivo con misure che saranno individuate successivamente con delibera di Giunta, su proposta dell’assessore alle Attività produttive, che dovrà rispettare comunque alcune riserve (per esempio, i 20 milioni per il comparto florovivaistico). Per le imprese artigiane viene creato presso la Crias un fondo da 30 milioni per le imprese artigiane, destinati a finanziamenti fino a 15 mila euro a tasso zero; all’Ircac, invece, viene creato un fondo da 25 milioni a favore delle cooperative, di cui 10 milioni per le coop sociali che hanno crediti nei confronti della pubblica amministrazione. Per i beneficiari sono previsti prestiti fino a 50 mila euro a zero interessi.
Le misure per gli enti locali: viene creato un fondo perequativo per gli enti locali di 300 milioni per consentire ai Comuni di compensare le minori entrate determinate dalla riduzione dei tributi locali che gravano sugli operatori economici come ristoranti, bar e attività turistiche. È prevista anche la possibilità per i Comuni di stabilire una indennità aggiuntiva nei confronti di chi è stato impegnato “nelle attività direttamente connesse a fronteggiare l’emergenza Covid-19”, come polizia municipale, Protezione civile e altre categorie.
Sala d’Ercole ha confermato anche la norma che stanzia 2 milioni per i Comuni di Salemi, Troina, Agira e Villafrati, dichiarati ‘zona rossa’ per l’emergenza Covid-19. Prevista la esenzione e sospensione di tasse.
(ITALPRESS).

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