ROMA (ITALPRESS) – Passa anche per la via Lauretana, il cammino mariano più antico del mondo, che unisce Roma al Santuario della Santa Casa, passando attraverso Lazio, Umbria e Marche, il rilancio e lo sviluppo dell’Appennino centrale. Un percorso da compiere a piedi o in bicicletta che si sta affermando come volano di quel turismo lento che punta al rilancio, in chiave sostenibile, dell’Appennino centrale.
Alla via Lauretana è stato destinato un finanziamento di 9 milioni di euro, per il tratto, lungo 150 chilometri, che va da Assisi a Loreto, nell’ambito dei complessivi 47 milioni dedicati allo sviluppo dei cammini nell’Appennino centrale e, in particolare, di quelli ricadenti nei territori feriti dal sisma del 2016.
“Lo sviluppo e la valorizzazione del turismo ‘lento’ è uno degli strumenti più rilevanti sui quali possiamo contare per dare slancio alla riparazione economica e sociale del cratere sisma” ha detto Guido Castelli, Commissario straordinario sisma 2016.
“Questi territori che hanno una antichissima, naturale, vocazione verso i cammini e, in particolare, quelli a carattere religioso. Percorsi che in molti casi sono stati curati, con ottimi risultati, attraverso iniziative di volontariato e di associazionismo che, adesso, vogliamo mettere a regime per svilupparne le potenzialità attraverso un approccio strategico. Di questa strategia la Via Lauretana, che attraversa territori dalla natura rigogliosa, ricchi di storia, religione, cultura, tradizione, è uno dei principali protagonisti. Un cammino la cui importanza oggi è accresciuta dal fatto che si tratta di uno dei cammini riconosciuti nell’ambito del Giubileo 2025. Si tratta, dunque, di un patrimonio che vogliamo far conoscere e percorrere da un numero sempre maggiore di pellegrini e visitatori e, a questo scopo, è indispensabile realizzare opere di miglioria lungo il percorso. Un progetto lungimirante che ho condiviso fin dall’inizio con il Presidente Acquaroli e con tutte le istituzioni coinvolte, che ringrazio per la collaborazione e lo spirito di squadra dimostrato”.
Sono 7 le tappe che si snodano per 180 chilometri e che uniscono Assisi, la città di San Francesco, a Loreto, sede del Santuario della Santa Casa: percorso da compiere a piedi o in bicicletta che collega l’entroterra umbro con la costa marchigiana, che si sta affermando come volano di quel turismo lento che punta al rilancio, in chiave sostenibile, dell’Appennino centrale.
Gli interventi sono stati approvati dal Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli, in attuazione del programma di sviluppo del turismo lento proposto dalle quattro Regioni del cratere: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. A presentare gli interventi, nel corso di una conferenza stampa presso la Biblioteca Chigiana, oltre al commissario Castelli, monsignor Nazzareno Marconi, Vescovo di Macerata e Presidente della Conferenza episcopale marchigiana; Renato Poletti, presidente Tavolo di Concertazione per il Recupero e la Valorizzazione della Via Lauretana, Mauro Sclavi Sindaco di Tolentino; Paolo Renna, Referente ciclopedonali e cammini del Comune di Macerata e l’Onorevole Gianluca Caramanna, consigliere del Ministro del Turismo Daniela Santanchè.
“Un investimento importante, da parte di tante realtà, enti ecclesiastici, associazioni, quello che stiamo facendo sui cammini” le parole di Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche, collegato da remoto “vogliamo dare centralità a luoghi che hanno segnato la storia e creare occasioni per attrarre turisti, pellegrini, avere un ritorno economico per nostri territori”.
All’interno del finanziamento da 47 milioni di euro destinati alle quattro regioni del sisma le Marche, che hanno ricevuto un finanziamento di 30 milioni, hanno individuato tre cammini oggetto di finanziamento: il Cammino Francescano della Marca, il Cammino dei Cappuccini e la Via Lauretana. Mons.
Nazzareno Marconi ha ricordato che: “In questo anno giubilare la via lauretana costituisce una grande opportunità per i territori del cratere sismico. I pellegrini che la percorrono sostenuti da una tradizione centenaria e che crescono di anno in anno scoprono la bellezza, il valore culturale, la natura e lo stile di vita di questi territori. La via lauretana è una esperienza di recupero di senso della vita, di gioia dell’incontro tra le persone, di conoscenza delle cose buone e belle che solo qui si possono sperimentare. Ciò che è unico e speciale avrà sempre un futuro. Il giubileo dedicato alla speranza per i nostri territori è una grande occasione che non vogliamo perdere per ripartire davvero, e tanti bei segni ci sono già. A cominciare dai 70.000 pellegrini della Macerata Loreto, che percorrendo nella notte del 14 giugno, l’ultima tappa della Lauretana, saranno i testimoni di questa bella esperienza. In luglio i giovani delle Marche percorreranno la via da Loreto verso Roma per partecipare al giubileo dei giovani. E durante l’estate sono già prenotati gruppi per più di 2000 pellegrini totali che faranno a piedi il percorso marchigiano”.
Un “reticolo” di percorsi che attraversano la regione e che si incrociano in più punti che rappresentano già oggi un richiamo per tanti visitatori all’interno di una regione, le Marche, che in base ai dati dell’Osservatorio del Turismo, nel 2024 ha fatto segnare un sensibile aumento delle presenze (+2,94%).
Alla Via Lauretana, in particolare, sono stati dedicati nove milioni di euro per interventi che includono la sistemazione di percorsi, ponti, segnaletica finalizzati a migliorare la fruibilità e l’accessibilità, rafforzando la sicurezza. Sono previsti anche fondi per l’attraversamento del Chienti e per i servizi di informazione e promozione del cammino.
L’obiettivo fissato è anche quello di definire interventi complementari e sinergici rispetto a quanto in programma o già sviluppato, al fine di valorizzare il territorio circostante. La via Lauretana, infatti, oltre a toccare numerosi borghi storici che, lungo il percorso, collegano Loreto ad Assisi raggiunge anche punti di interesse religioso e artistico come le abbazie di Rambona (Comune di Pollenza), di San Claudio al Chienti (Corridonia) e di Chiaravalle (Tolentino e Urbisaglia) o la chiesa di San Giusto a San Maroto (Pieve Bovigliana).
Quello che si sta concretizzando per La via Lauretana è un nuovo modello di governance, che comprende Comuni ed Enti ecclesiastici, finalizzato al coinvolgimento e alla formazione delle comunità e di quanti erogano servizi, a promuovere il cammino verso diversi target di utenza (attraverso la comunicazione tradizionale e digitale, lo sviluppo del marchio e dei servizi ad esso associati per mezzo dei disciplinari che garantiscono il livello del servizio) e alla manutenzione.
Tra gli obiettivi dell’iniziativa vi è anche quello di candidare la Via Lauretana, presso il Consiglio d’Europa, a Itinerario culturale europeo. Un nuovo modello, appunto, che prevede anche un rafforzamento sostanziale delle attività socioeconomiche che gravitano intorno al cammino, sostenute attraverso il bando voucher (1 milione di euro complessivo, per interventi di riqualificazione e ammodernamento degli spazi) e il bando investimenti (4 milioni di euro complessivi, per lo sviluppo del sistema di accoglienza). I potenziali soggetti beneficiari dei bandi sono microimprese e Pmi, associazioni e Pro Loco di tutto il cratere sisma Marche.
-Foto Ufficio stampa e comunicazione Commissario straordinario Ricostruzione Sisma 2016-
(ITALPRESS).