Inaugurato il nuovo Ospedale di Monopoli-Fasano, Emiliano “Modello per la sanità pubblica”

BARI (ITALPRESS) – Tecnologia, innovazione e sostenibilità al servizio della salute delle persone. Con in più la bellezza, dentro, fuori e tutto intorno: ulteriore valore aggiunto di un modernissimo Ospedale da 299 posti letto, 9 sale operatorie e 10 sale diagnostiche, immerso delicatamente in un paesaggio speciale, tra gli ulivi e il mare.

Il Nuovo Ospedale di Monopoli-Fasano, inaugurato quest’oggi dal presidente della Regione Michele Emiliano, è un’opera che rappresenta una straordinaria innovazione nel campo dell’assistenza sanitaria, dal punto di vista architettonico e delle apparecchiature, per la funzionalità dei percorsi e per l’umanizzazione delle cure. Una infrastruttura strategica per tutta la Puglia, poiché risponderà ai bisogni di salute della popolazione residente in una vasta area tra Bari e Brindisi.

“L’ospedale di Monopoli-Fasano è completato” – ha affermato il presidente Emiliano – e da oggi cominciano tutte le operazioni di trasferimento delle funzioni dall’ospedale San Giacomo di Monopoli in questa nuovissima struttura. È un’operazione lunga e articolata: bisogna spostare personale e macchinari. Essendo una macchina industriale molto complessa e particolarmente evoluta, occorre anche fare in modo che il personale si impadronisca pienamente della nuova struttura, la conosca a fondo, la faccia funzionare il più in fretta possibile, ma in maniera assolutamente attenta e prudente, sia per la propria tutela che per quella dei pazienti. Costruire questo ospedale è stato complicato anche perché c’è stata l’emergenza Covid, tre anni di sospensione della vita nel nostro Paese. Nonostante ciò, in soli sette anni abbiamo completato questa struttura. Una grande soddisfazione – ha concluso Emiliano – e soprattutto una grande dimostrazione che quando diciamo una cosa poi la facciamo”.

All’evento inaugurale sono intervenuti, tra gli altri, anche l’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati, il direttore generale della ASL Bari, Luigi Fruscio, i sindaci di Monopoli, Angelo Annese e Fasano, Francesco Zaccaria, assieme ad autorità e istituzioni locali, operatori sanitari, progettisti, tecnici, imprese e associazioni.

“Tra Bari e Brindisi – ha aggiunto Amati – non c’era un ospedale per curare le malattie tempo-dipendenti, cioè quelle che se non si interviene subito, il paziente muore. Così decidemmo di realizzare questo ospedale. Si posó la prima pietra nel 2018 e adesso abbiamo l’abbiamo completato. C’è tutto: ci sono gli arredi, le tecnologie. Tutto nuovo. Ora bisogna far funzionare l’ospedale, facendo in modo che i pazienti possano essere accolti e curati in sicurezza.
É stata realizzata un’opera meravigliosa che alla fine servirà a salvare la vita alle persone”.

Per il direttore generale ASL Bari, Luigi Fruscio, “il nuovo ospedale è una grande realizzazione di cui andare fieri. Non solo perché il nuovo Ospedale di Monopoli-Fasano è un’eccellente opera dell’ingegno umano in campo sanitario ma, soprattutto, perché è il prodotto dell’impegno, delle competenze e del lavoro di squadra delle persone e delle istituzioni tutte. Per questo, come Direzione strategica, è doveroso ringraziare i progettisti, professionisti, tecnici, maestranze, imprese, i dipendenti delle strutture interne della ASL Bari, e tutti gli enti pubblici che hanno partecipato alla realizzazione dell’opera, i quali hanno contribuito alla costruzione di un edificio di straordinaria bellezza e complessità”.

Il taglio del nastro segna l’avvio del programma di trasferimento delle unità operative attualmente attive nel “S. Giacomo” di Monopoli, che si svilupperà parallelamente al completamento dell’allestimento del Nuovo Ospedale. Un percorso molto complesso che sarà realizzato in diverse fasi sino all’ingresso del primo paziente entro la fine dell’anno, sempre garantendo la continuità assistenziale e la sicurezza delle cure. Si comincia già dal 28 luglio, quando saranno allocati nel “Monopoli-Fasano” la Direzione medica e quella amministrativa, gli uffici tecnici e la sorveglianza sanitaria. Sino al 31 ottobre è previsto il completamento della fase preparatoria, nonché l’ultimazione delle attività di collaudo e verifiche degli impianti e di ogni singola apparecchiatura sanitaria.

Successivamente, tra il 1° e il 15 novembre, si procederà al trasferimento di attività specialistiche ambulatoriali, Dialisi, Terapia del dolore, Endoscopia digestiva, Servizio Immunotrasfusionale (SIT), Farmacia e Laboratorio analisi.Nel periodo 16-18 novembre sarà trasferito il Servizio lavanderia e sarà attivato il Centro smistamento vitto. La fase più importante sarà quella in agenda tra 19 e 25 novembre, che riguarderà il trasferimento delle attività assistenziali, nell’ordine: Neurologia e Stroke Unit, Medicina interna, Chirurgia Generale, Ortopedia, Urologia, Otorinolaringoiatria, Cardiologia e UTIC, Rianimazione, Pronto Soccorso, Blocco operatorio e Area materno-infantile (Ostetricia e ginecologia, Pediatria e Neonatologia). Nei soli giorni del trasferimento delle unità operative di degenza, sarà comunque garantita l’attività di emergenza-urgenza (Pronto Soccorso, Sala operatoria, Rianimazione, Servizi diagnostici d’urgenza, Laboratorio analisi e Radiologia) su entrambi gli ospedali.

Il nuovo Ospedale Monopoli-Fasano è stato ideato da un team internazionale di progettisti (Manens, Pinearq, Sàito) in grado di rappresentare l’evoluzione della società pugliese contemporanea attraverso un’opera di livello eccellente, inserita nel paesaggio degli ulivi e delle masserie utilizzando concetti innovativi di permeabilità, resilienza e sostenibilità. Le opere civili e tutti gli impianti del nuovo ospedale della ASL Bari sono stati realizzati dal Gruppo di costruzioni di infrastrutture complesse Webuild, con il coinvolgimento di una filiera produttiva di oltre 220 imprese, per circa il 60 per cento pugliesi.

L’edificio sorge su un’area pari a 178.000 metri quadri, ha una superficie lorda di circa 63.000 metri quadri e un volume complessivo di 295.000 metri cubi. La struttura si sviluppa su tre livelli (più un quarto interrato) e dispone di 299 posti letto ospitati in 150 camere di degenza, 9 sale operatorie (comprese 3 sale per Chirurgia ambulatoriale, oltre a 1 sala autoptica e 2 sale rosse di emergenza-urgenza), parcheggio per 742 posti auto e un impianto fotovoltaico con potenza di 915 kWp. La struttura ospedaliera servirà un bacino d’utenza di oltre 260mila persone, distribuite principalmente su 8 comuni della Provincia di Bari e 4 della Provincia di Brindisi, oltre a uno della Provincia di Taranto.

L’Ospedale è stato realizzato con le principali discipline mediche e chirurgiche, servizio psichiatrico di diagnosi e cura, dipartimento materno-infantile, terapie intensive e servizi ambulatoriali e diagnostici di supporto. La dotazione dell’Ospedale prevede inoltre 14 letti tecnici, di cui 8 di Osservazione breve intensiva (OBI) e 6 di recovery room, 32 postazioni di Day service medico, oncologico e posti rene per Dialisi, un blocco parto con 3 sale parto/travaglio, 1 sala parto in acqua e 1 sala per le emergenze ostetriche (attiva h24).
Rilevante l’investimento in tecnologia, in particolare per il sistema di tracciamento del paziente dal letto di degenza al tavolo operatorio e per la Diagnostica per immagini, che può contare su 10 sale con apparecchiature di ultima generazione (1 Tc 128 e 1 Tc 256 slice, 2 RM da 1,5 Tesla, 2 RX, 2 mammografi 3D, 2 ecografi) capaci di velocizzare i tempi e migliorare la qualità delle diagnosi, oltre a una fornitura dedicata al Pronto Soccorso, con 1 sala Tc, 2 sale RX e 1 sala ecografia. Sono previste, inoltre, 4 sale per Endoscopia, 2 sale per Cardiologia Emodinamica ed Elettrofisiologia, più 2 sale per Chirurgia laser.

L’opera è costata circa 116.000.000 di euro (IVA inclusa), comprese 4 perizie di variante e 3 varianti migliorative, finanziati con fondi FSC 2007-2013 e FESR 2014-2020 e con altre risorse regionali. Per il completamento dell’ospedale, le strutture aziendali – Area Tecnica, Patrimonio, Ingegneria Clinica e Direzione Amministrativa Ospedaliera Area Bari Sud – hanno predisposto la fornitura di tecnologie ed arredi sanitari e non sanitari e lavori di ultimazione dal punto di vista edile–impiantistico (sale operatorie, Diagnostica per immagini, Medicina di Laboratorio, cucina, mensa, sistemazione aree a verde esterne ed interne), per un quadro economico complessivo di 84,5 milioni di euro derivanti dal nuovo programma regionale di investimenti ex art. 20 della legge nazionale 67/1988. In aggiunta, è stato impiegato un finanziamento regionale di 13 milioni di euro (legge regionale 1 del 2016) per i lavori di realizzazione delle infrastrutture stradali di accesso, per un asse viario che si svilupperà complessivamente per circa 2,5 km.

L’edificio è un esempio di “green architecture”, secondo l’idea progettuale dell’«Ospedale in un parco», che mira ad integrare profondamente l’architettura con la natura, privilegiando l’uso di volumi bassi con l’obiettivo di realizzare un edificio a ridotto impatto ambientale e visivo, nel rispetto degli elementi naturali che lo circondano, grande attenzione al recupero e al riutilizzo dei materiali del territorio, oltre a minimi consumi energetici e spazi confortevoli per tutti gli utenti.

L’uso della luce naturale, del disegno biofilico – ispirato cioè ai canoni della natura – come fonte di benessere e di materiali caldi e legati alla tradizione e all’ambiente locale sono caratteristici delle realizzazioni dell’architetto catalano Albert De Pineda, progettista e direttore artistico del nuovo ospedale e tra i massimi esperti internazionali di architettura sanitaria, non solo per ottenere il rispetto della privacy grazie alla creazione di spazi a misura di ogni paziente, ma anche per raggiungere l’obiettivo complessivo dell’attività di progettazione ospedaliera: umanizzare le infrastrutture sanitarie per moltiplicare le possibilità di recupero e guarigione, facendo sentire il paziente il più possibile in un ambiente domestico e confortevole, come fosse a casa sua.

Dal punto di vista tecnico, la progettazione si basa su efficacia ed efficienza dei processi di cura, di assistenza e di supporto, con una attenzione alta per la sicurezza di pazienti e operatori. La disposizione degli ambienti è stata curata anche per esaltare l’ergonomia lavorativa ed il benessere organizzativo, con un’enorme pensilina d’ingresso, vero e proprio “biglietto da visita” dell’edificio assieme alla spaziosa “agorà”, la piazza che caratterizza la hall interna e anche un asilo aziendale, risultato del recupero di uno stabile rurale ubicato nei pressi dell’edificio sanitario. Il corpo principale dell’ospedale ospita i percorsi sanitari, gli uffici amministrativi e le zone di accoglienza; ciascun blocco funzionale si sviluppa attorno ad una delle “corti”. I singoli blocchi funzionali sono serviti dai percorsi interni (distinti per pazienti, personale e utenti esterni), che allo stesso tempo ne definiscono l’autonomia spaziale e funzionale e garantiscono l’interconnessione e lo scambio tra le varie attività.

Gli impianti tecnologici sono concepiti per il massimo contenimento dei consumi energetici, grazie all’uso delle fonti rinnovabili di energia, sviluppando una visione progettuale integrata per quanto riguarda la qualità ambientale riservata agli utenti, l’efficientamento energetico (l’edificio consumerà il 30% di energia in meno), l’economicità della gestione e della manutenzione, i sistemi di sicurezza antincendio.L’irrigazione delle aree a verde e a giardino, inoltre, avviene attraverso un ciclo di recupero delle acque piovane.
La struttura è rispettosa anche dei principi definiti dagli obiettivi di sviluppo sostenibile lanciati dall’Onu. I 54mila metri cubi di calcestruzzo impiegati per costruire l’edificio (oltre a 15 mila metri cubi di pavimentazioni industriali) rispettano, infatti, i Criteri ambientali minimi (Cam) per l’edilizia aggiornati nel 2022 e sono dotati di una specifica certificazione Epd (Environmental product declaration) che garantisce il contenuto minimo di materiale riciclato fino all’8 per cento e un risparmio di CO2 di quasi il 25 per cento, confermando un profilo di sostenibilità maggiore – a parità di prestazioni – rispetto al prodotto standard.Dal paesaggio rurale alle opere d’ingegno, architettoniche ed artistiche. C’è tutto questo nel Nuovo Ospedale di Monopoli-Fasano, dove anche la bellezza è “strumento” di cura. Intorno all’edificio sono stati eretti 2 km di “muretti a secco”, una lavorazione unica realizzata con la pietra naturale – riconosciuta nel 2018 dall’Unesco come Patrimonio immateriale dell’Umanità. Parte integrante dell’eco-design del presidio sono altresì i circa 200 ulivi monumentali temporaneamente spostati in altra area durante i lavori e, al termine, reimpiantati nel luogo di origine: una dimostrazione di come si possa unire la funzionalità architettonica alle più moderne esigenze sanitarie, senza intaccare la bellezza dei luoghi.La pregevole architettura sanitaria è infine ulteriormente valorizzata dalla creatività degli artisti vincitori del Concorso internazionale ”Arte e Sanità Puglia 2023 – L’importanza dell’arte contemporanea nel processo di cura”, finalizzato alla realizzazione di opere d’arte destinate all’abbellimento dell’edificio ospedaliero, così come previsto dalle disposizioni della legge n. 717 del 1949. All’esterno, è prevista una enorme scultura di acciaio, alta sino a dieci metri, mentre all’interno dell’ospedale faranno bella mostra di sé i grandi pannelli decorativi esposti lungo i 60 metri del perimetro della hall e nove tele collocate negli spazi di attesa e di passaggio.

– foto ufficio stampa Regione Puglia –

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]