VENEZIA (ITALPRESS) – Sono stati inaugurati oggi dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, presenti numerosi Sindaci dell’area e il DG dell’Ulss 7 Pedemontana, Carlo Bramezza ,al primo piano dell’ospedale di Santorso (Vicenza), 4 nuovi posti letto dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive, che d’ora in avanti dunque potrà affiancare alle attività ambulatoriali e di consulenza intraospedaliere anche un’assistenza in regime di ricovero. I nuovi posti letto saranno gestiti dallo staff di Malattie Infettive e costituiscono una sezione del dipartimento di medicina dotata di due stanze singole ad alto isolamento e una stanza con due letti.
“Si tratta di posti letto ad alta intensità anche tecnologica – ha detto Lanzarin – che erano già inseriti nelle nostre schede ospedaliere e che vanno a creare un servizio di ricovero fondamentale per garantire la sicurezza delle persone con un presidio moderno, dove si applicano tutte le conoscenze in materia di infezioni, soprattutto quelle acquisite dopo l’esperienza del Covid. Com’è ormai regola fissa nella sanità Veneta, il reparto lavorerà anche in rete con gli ospedali Hub di Padova e Verona. Le esigenze di diagnosi e cura in questo settore – ha aggiunto l’Assessore – sono via via aumentate per svariati motivi, che possono andare anche da infezioni legate all’abuso di antibiotici o contratte in viaggi all’estero, dove può capitare di portarsi a casa qualcosa di sgradito. Si tratta – ha concluso – di un nuovo tassello che si pone come punto di riferimento per questa Ulss e costituisce un elemento di crescita in un’area con due importanti ospedali Spoke, sempre in grado di operare in sinergia con le strutture Hub del sistema veneto”.
La struttura potrà accogliere in totale sicurezza pazienti con tubercolosi aperta e infezioni in fase acuta anche potenzialmente ad alto rischio come meningiti ed epatiti acute. Non vanno dimenticate inoltre le malattie di importazione come la malaria nella sua forma più grave, o i pazienti con HIV e AIDS in fase conclamata, che fino a oggi venivano inviati a Vicenza. Non solo: si potranno accogliere pazienti che fino a oggi venivano comunque ospitati in altri reparti, garantendo le cure specifiche, come ad esempio ai casi di gravi infezioni di tipo ortopedico, endocarditi, polmonari complesse, di cute e tessuti molli, talora causate da germi multiresistenti. Non ultimo, sarà garantita la massima efficacia nell’isolare pazienti potenzialmente contagiosi in attesa di completare gli accertamenti diagnostici.
– Foto Ufficio stampa Regione Veneto –
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