MILANO (ITALPRESS) – Ancora prima del ritrovo alle ore 9, la zona di Porta Venezia era colma di persone di ogni età. Non solo giovani e studenti dei licei e delle università, ma anche anziani e famiglie con bambini. Una risposta molto forte alla chiamata per lo sciopero generale indetto da CGIL e USB dopo l’intercettazione in acque internazionali della Global Sumud Flotilla da parte della marina israeliana e l’arresto degli attivisti a bordo provenienti da oltre 40 paesi.
Al pari di altre piazze d’Italia, le richieste sono le stesse: stop al genocidio in corso a Gaza, l’apertura di corridoio umanitari sicuri e permanenti, il rilascio degli attivisti della Global Sumud Flotilla, la sospensione degli accordi di cooperazione con Israele e il riconoscimento immediato dello Stato di Palestina. Il corteo, composto da vari gruppi della Cgil e degli studenti, si è ritrovato in Corso Buenos Aires e ha iniziato a muoversi lungo viale Regina Giovanna. Tra gli slogan più presenti “Free Palestine”, “Palestina libera”, “Palestina libera! Fermiamo la macchina bellica”. Tantissime bandiere della Palestina e della pace. Alcuni studenti hanno esposto cartelloni con i volti della premier Giorgia Meloni e dei ministri Antonio Tajani, Guido Crosetto e Matteo Salvini con sotto la scritta “complici del genocidio”.
– Foto xh7/Italpress –
(ITALPRESS).